domingo, 27 de abril de 2008

 

è primaveraaa

dovrebero esser di ritorno i miei amichetti scout che erano ad assisi...
oggi sole battesimi, ieri ceretta (grazie sara!!) e ritorno di papà...
il 25 giretto per i luoghi d'infanzia, che sembrano così piccoli ora...Chisina, la Casa dell'Impiccato...con sara e mamma, che ridere!
e oggi, passeggiata per il parco, tra parole crociate chiacchiere e Purgatorio..
ed è bellofar quattro chiacciere coi genitori e i nonni che trovi al parco e ti riconoscono e chiedono proprio di te...è così che ci si sente a casa..
un grazie di cuore a mamma e sara per questi giorni, in cui hanno dimostrato un'incredibile pazienza...
mirta ha trovato lavoro e ora è ad asturias con lore...io ho iniziato a cercare i biglietti per liège
ho voglia di viaggiiiiiiiiiiiiiii

un abbraccio forte forte
mery

jueves, 24 de abril de 2008

 

rabbia...

scrivo la mia rabbia sperando che passi...
rabbia contro gli ostacoli che si accumulano...è come una operazione che invece che semplificarsi si complica, le incognite aumentano il problema si fa da piccolo grande, così, in un attimo...
rabbia contro me stessa, contro il fisico che si oppone alla mia volontà...è una doccia fredda scoprire i propri limiti così!
ok, posso ignorare l'alluce rotto, il male, l'andare lentissima, il far fatica...
posso ignorare la stanchezza, posso far finta di star bene o riderci su...
posso ignorare pure le mestruo che arrivan tra capo e collo al pieno delle loro energie...
posso ridere quando decido di venire ma pochi istanti dopo cado dalla sedia...
posso ridere un po' meno quando sento il colpo alla schiena...al collo...che non va via...
cercavo un segno per vincere la mia indecisione...
ma già non ero più indecisa!
ero pronta a partire...
ma quale il confine tra l'ESSER SEMPRE PRONTI e il riconosere i propri limiti???
che palle
almeno vorrei veder la dottoressa
ma no risponde al telefono
e non c'è neppure uno straccio di segreteria telefonica
sono arrabbiata
e nn posso prendermela con nessuno...
chi è causa del suo mal...
RODE!
baci
mery

un pensiero a tutti quelli ad assisi....sono con voi in questi giorni...il mio pensiero è con voi!





miércoles, 23 de abril de 2008

 

vado o non vado?

questo è il dilemma...
domani alle 16.00 parte la corriera(le corriere!) per Assisi...ma IO...ci sarò sopra???
ho sempre avuto grandi difficoltà ad accettare gli imprevisti...
se solo la caccia fosse stata una settimana prima...oppure a Gabbiano...ma chi lo sa?inutile ragionare coi se e coi ma...ma...
in più, ecco las reglas, che alla fine dei guai non mancan mai...
non so non so non so

è aperto il sondaggio

sono preoccupata...

mery zuppidda e dubbiosa

martes, 22 de abril de 2008

 

e chi dice che i quadrifogli portan fortuna???

caccia di sabato e domenica, 2 giorni...a parte qualche piccolo problema di trasporti e di luogo, non ci si può di certo lamentare...

dopo messa, domenica, stavo andando in bagno quando inciampo sul gradino e scivolo col piede sul parquet...inizio a tirar nomi e zoppicare, ma passerà mi dico, nulla di grave!
scendo col branco, tiro il dito che non si sa mai...poi faccio finta di niente, gioco coi Lupi, salto con loro la corda, faccio da base er la piramide umana, corro, porto lo zaino carico anche di roba comune...cammino col peso...

arrivo a casa ceno doccia..e dico: ma chissà chiamiamo sara, perchè mi fa male per pensare di lavorare tranquilla domani!

ero stanca morta, volevo andare a dormire subito. ma sara arriva e mi porta al pronto soccorso ortopedico, dicendo che meglio fare un giro a vuoto piuttosto chetrascurarsi... allora andiamo, tra una risata e l'altra, con la gente impaziente che si lamenta, le chiamate dei pazienti che sembran quelle di una tombola...53...25..32.... 9 e 37..ambo!
fanno lastre e si scordano la placca protettiva sulla mia pancia tanto che quando scendo sento che cade qualcosa e mi dico: mammamia che succede?hihi mi voglion proprio azzoppare!zompetto con la scarpa in mano, musica alle orecchie con sara, libro che legge lei e poi leggo anch'io alla fine leggiamo insieme tra le scene buffe da sala d'attesa, le chiamate dei numeri e non so perchè ma troviamo sempre un buon motivo per ridere...prima o poi ci caccian per disturbo di luogo pubblico, pensiamo!mi addormento pure su di sara, e dir che le sedie non son poi così comode! ero quasi in fase rem quando sento: 50!tombola, siamo noi!ridendo, mi sveglio e zompetto, con la scarpa in una mano i fogli nell'altra e Sara angelo custode che ride con me...ci chiamano..alla SALA GESSI!-Sara, no gesso vero???no vero???-dai che qui fanno pure fasciature...-ma il tipo, con una faccia smaronata come poche, ci guarda e con voce metallica da impiegato di sportello ci fa: frattura dell'alluce...-ma frattura com?picola,grande dove?-una frattura è una frattura!-dice lui quasi seccato, e inizia la fasciatura(per fortunaaa!!!niente gesso!!)mentre il suo collega più anziano e più simpatico canta una canzoncina sulla Morte (che a me ricordava: verrà la morte e avrà i tuoi occhi, ma quelli son versi di un Poeta!^^), e io e sara a ridere, mentre curava una ragazza pallida pallida con piercing...chenon aveva nulla di grave, ma soffriva di mal d'ospedale..-mi posso sedere?-no ti devi sdraiare!vedete che effetto faccio semre sulle donne!per star bene devi toglier la cicles di bocca e il piercing...a cosa ti servirà???e se poi ti dobbiamo intubare???-insomma nulla di grave ma voleva toglierle il piercing e tentava di spaventarla un pochino...e intanto cantava e io quasi quasi volevo lui al posto di quello stangone scocciato che mi stava fasciando molto bene però così...freddo....!!alla fine non so bene com'è la mia frattura, non ho visto la lastra, non dovrei appoggiare punta ma solo tallone, ma non so più come camminare!!!e un barelliere davvero simpatico mi prendeva in giro con mia sorella dicendo che a 23 anni si è distratti, colpa dei mOrmoni!!!
beh vado a letto, ma mi sveglio con gran male alle 2.30. poi alle 3.30...alla fine cambio letto, vado nel mio, e ieri niente lavoro, e oggi neppure,,,anche stanotte sveglia alle 2.00...e assisi mi aspetta giovedì!
continuano a farmi male le ginocchia, una per i lividi (si perchè giovedì ero caduta in bici!colpa della pioggia..)l'altra per lo sforzo del piede zoppo.-...hihi sono un catorcio!
magari meglio lourdes che assisi??hihi
intanto, ho deciso: dal 4 al 25 agosto sarò a Liegi, in Belgio, per un corso per diventare insegnanti di francese..è un solo un primo passo, ma itanto...ci si muove!!!sara ha comprato il biglietto per tenerife, il primo maggio vado a rimini con quelli del cfm e/g, l'8 maggio concerto carmen consoli con sara...il 26aprile torna babbo, lucia è già nella casa nuova....e il tempo corre!!

un abbraccio forte a tutti voi!!!

mery zuppidda









martes, 15 de abril de 2008

 

big fish

prendi un giorno che tante piccole cose sembrano volerti pestare i piedi...
prendi il solito nulla televisivo, prendi la delusione nel vedere che i soliti pagliacci son quelli che reggon le fila, perchè anche se non capisci proprio come, la maggioranza dei tuoi cari connazionali dà loro il consenso...
prendi il tuo nervoso contro di te perchè non riesci fino in fondo a discernere le cose, e a spiegarle a chi vorresti ti capisse...prendi il grigio grumo dei pensieri che non ti lascian sosta, pesanti attorcigliati come matassa di capelli che non riesci a sgrovigliare...
prendi la voglia di 'mandar tutto a p**tane, come direbbe lorena, prendi la voglia di goderti una serata in relax nonostante i sensi di colpa per il tempo libero che non usi per studiare...
prendi il film giusto, quasi per caso...era da un po' lì nel cassetto che ti chiamava, ma mamma di solito rifiuta a priori i film che mi piacciono, perchè sono 'strani'.....

ieri invece ho proprio voluto vederlo, e...
ecco la favola di un uomo tra realtà e poesia...i suoi sogni e i suoi progetti e le sue paure, la magia del raccontare e del raccontarsi...
ecco la storia del suo amore, così forte da rimanere il fil rouge costante del sogno e della realtà, da fermare il tempo e da render capace di cose grandi e mirabolanti...

e così in mezzo a tanti telefilmini serie programmi sondaggi ecco il minuto d'aria per piangere molto, continuare a sognare, ancora per un po'...

e pazienza se al mattino vieni svegliato prima della sveglia, pazienza se ti inzuppi tanto che non bastano 5 ore per asciugare i tuoi vestiti...
pazienza se ti addormenti ogni 3x2 sui libri...pazienza....
cioè difficile portar pazienza!!!ma almeno ti rimane ancora per un po' il gusto buono in bocca,un nodino in gola se ci ripensi, e la speranza di fare un sogno stanotte almeno un pochino bello come quello...(e non dante!!)

ora vi saluto, buona notte, provo a salire in paradiso...sperando di non addormentarmi per strada!

 

piove governo ladro!!!


la canzone dice che la terra a volte va innaffiata col pianto...che i semi nasceranno...speriamo che siano buoni!!!non sono molto ottimista ora...ma il sole dovrà pure ritornare prima o poi, no?
mery

sábado, 12 de abril de 2008

 

quando le canzoni che senti sono lo specchio di quello che vivi...


It's hard, hard not to sit on your hands
And bury your head in the sand
Hard not to make other plans
and claim that you've done all you can all along
And life must go on

It's hard, hard to stand up for what's right
And bring home the bacon each night
Hard not to break down and cry
When every idea that you've tried has been wrong
But you must go on

It's hard but you know it's worth the fight
'cause you know you've got the truth on your side
When the accusations fly, hold tight
Don't be afraid of what they'll say
Who cares what cowards think, anyway
They will understand one day, one day

It's hard, hard when you're here all alone
And everyone else has gone home
Harder to know right from wrong
When all objectivity's gone
And it's gone
But you still carry on

'cause you, you are the only one left
And you've got to clean up this mess
You know you'll end up like the rest
Bitter and twisted, unless
You stay strong and you carry on

It's hard but you know it's worth the fight
'cause you know you've got the truth on your side
When the accusations fly, hold tight
And don't be afraid of what they'll say
Who cares what cowards think, anyway
They will understand one day, one day.


sara, grazie per avermi caricato l'mp3...quando torni a casa con subbuglio dentro, in bici, e musica e cielo che corrispondono a quello che senti...mammamia ho pianto come una scema!!!ma che liberazione!!!e ora sono un po' più serena, grazie a voi...

un abbraccio forte

mery

jueves, 10 de abril de 2008

 

non pensarci2.

"come stai?"
e che ne so io?basta un minuto per rispondere a una domanda così? potrei fare un soriso di circostanza e dire bene!oppure se ho voglia di compassione deviare su:'altra domanda?', o se mi sveglio male 'va tutto storto'...
in realtà non so come va. non capisco...
succedono vagonate di cose, cerco di viverle con ottimismo, cerco di lasciar scivolar via le tensioni e attaccarmi a pensieri positivi...
non pensarci, mi dico, NON PENSARCI!!!ma come si fa??ok, non fasciamoci la testa. cerchiamo di entrare nel modo di pensare degli altri, e tutto diventa più chiaro, vero. fatto. funziona. ma perchè la 'rabbia' rimane? diventa rabbia verso me che ci sto male lo stesso, rabbia per quello che sento e non riesco ad annullare.
misto di stima e invidia per chi è così diverso da me e ha sempre una risposta in tasca, per chi sembra sempre sicuro e dà sicurezza, tanto che a volte credi che quelli siano i binari anche per te...ma allo stesso tempo, repulsione: perchè tanto controllo??perchè la presunzione di aver la risposta giusta? perchè io credo a te ma tu non ti metti in discussione?
e poi, c'è la coscienza di quello che si fa, i sensi di colpa per quello che si dovrebbe fare e non si fa, la rabbia per questa voglia che ho di fermarmi un attimo e 'respirare'...ma non ci si può sedere,,,,
c'è il rendersi conto dei propri limiti, scontrarsi con questi, arrivare ad ammetterli..che è DIFFICILISSIMO ma ogni tanto ci riesci..però quando ci riesci c'è chi ti dice: 'ma no tanto ce la fai'..oh quanta bella fiducia...ma se ti dico che FACCIO FATICA e ho bisogno di una mano?allora non mi reputi in grado di essere obiettiva nel giudizio su me?può essere..ma perchè ignorare la mia fatica?per comodo, per interesse, o perchè hai davvero fiducia??

è tutto un equilibrio sopra la follia..

questo è quello che mi frulla in testa e mi ingrigisce.
poi ci sono i pensieri positivi, ma quelli ho paura di rovinarli a dirli forte!^^
intanto ringrazio mamma che sa di me tanto perchè ha la pazienza di ascoltare e ironizzare, e sara che sa osservare...e starmi vicina..

vi voglio bene forte!
mery

domingo, 6 de abril de 2008

 

non pensarci

alcuni ci han creduto, molti più di quel che immaginavo...no non mi sposo, dovrete ancora aspettare!
la primavera resta nell'aria, e tra le nuvole ballerine torna il sole...
venerdì con Sara abbiamo 'incontrato' questo film, e son tornata a casa un po' più sollevata...e poi Valerio Mastrandrea è splendido!!!mi ricorda tanto frà...
le elezioni si avvicinano, alitalia sta volando via, pioggia si alterna al sereno, i fiori sbocciano e il sonno aumenta, l'aria si fa frizzante e la natura si risveglia e germoglia, come i pensieri...
buona Domenica, gente!

martes, 1 de abril de 2008

 

primo aprile!

tornata...un altro cfm, questa volta e/g, per rimboccarmi le maniche e iniziare ad agire, senza troppe scuse o lamentele...
preso grandine, pioggia, neve, nebbia sole....fango...ma conosciuto delle gran belle persone, fatto la ricarica di ossigeno, e ora si riparte!
ho tanti progetti, e mille idee da realizzare.....
in più, finalmente vi posso svelare che mi sposo....
ho cercato di tenerlo segreto il più possibile ma ora non posso più tenerlo per me.
scusatemi se ve lo dico così, ma non sono la specialista a trovare il modo giusto di dirvi le cose..
prima o poi vi spiegherò meglio...
un abbraccio!!
mery

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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO