sábado, 29 de noviembre de 2008

 
c'è un racconto in corso!!! è bello leggere e creare a più mani, è bello modificarsi a poco a poco, ognuno col particolare tono, col particolare 'colore', come direbbe lore...
lore dice che lei è il nero, marta è il grigio, io son il bianco..
mirta la concretezza, il punto di vista più vicino al reale; lore il noir, io il comico... io li faccio ridere, mirta li fa piangere, lore fa paura..era così?
e ci si ritrova con una storia strampalata ma comune..
è bello pensare qualcosa insieme!
,mi mancate tanto..
mi manca da matti viaggiare per venirvi a trovare, te mirta, e te lore, e...
mi mancano tanto i miei amici romani, e ci son giorni in cui mi chiedo perchè siam così lontani
mi mancano clara, giulia, luismi...
ho il cuore sparso un po' in qua e in là per il mondo, e questo è bello, però...
oggi pensavo alla mia città ideale
in cui tutti quelli a cui tengo son vicini a me
mi sa che più che una casa avrei una comune hihihi
ok non è che sto male qui
ma vorrei condividere con voi MOOOOLTO di più
perchè con voi io sto bene con me, mi sento una persona migliore!
vedete, studiare fa male!
vi abbraccio forte forte forte
mery

viernes, 21 de noviembre de 2008

 

che il vento mi porti!!


mary poppins arriva all'improvviso, e se ne va col vento....ridendo scherzando, eccomi qui ad aprir l'ombrello per seguire il vento che soffia ancora....un anno e un po' passati in un lampo, e apro l'ombrello ora, piano piano, senza fare grande rumore, perchè è giusto così...perchè ora tutto continuerà ad andare bene benissimo senza di me, e chissà se resterò in qualche ricordo remoto di quella peste a cui voglio davvero un gran bene...
di certo mi ha cambiato, un pochino...
e ora si rimette tutto in valigia, e si riparte...con nostalgia, a malincuore, il cuore un po' gonfio e gli occhi un po' a goccioloni, ma è normale, è la digestione di un saluto...
chissà dove mi porterà questo vento, me refrattaria e testarda, me un po' cinica ora, me matta...
peccato però che non ho ancora nè l'ombrello né la valigia magica nè uno spazzacamino nè dei disegni col gesso in cui entrare...
ma ho adri con cui faccio gli scherzetti
un'altra matta, lore, con cui rotolarmi dalle risate al telefono
una, mirta, che mi manca davvero tanto tantissimo ma che so che sta abbastanza bene...anche se mi manchi a torinoooo!!
felicità molto grande e molto vicina da condividere
e tanto altro,m ma forse poco
più progetti che realtà
in fieri

viernes, 14 de noviembre de 2008

 

14 novembre 1969...una luce in più

ma soprattutto, grazie a te, che ci sei, con cui mi sembra così naturale condividere il quotidiano, anche se era da una vita che non ne avevamo più occasione...grazie per la tua presenza delicata e rispettosa,è bello averti qui...mi sento parte di una storia un po' più lunga, mi sento un po' più famiglia.
come al solito non riesco a dire bene quel che penso, ma il nocciolo è che son superfelice di te, con te, per te, ed è bello poterti esser vicina anche fisicamente in questo periodo di cambiamenti, crescita e scelte importanti, nuovi progetti stanno nascendo e son contenta di vederli prendere forma a poco a poco fino a diventare reali!
ecco di nuovo mi sto perdendo...di nuovo, al succo:AUGURONI DADA CARA!!ti voglio bene forte!!

 

nascondi le cose lontane...


http://it.youtube.com/watch?v=SrACOZ4ZeAQ&NR=1
la seconda è un'altra versione della stesa canzone, quasi mi piace di più...ma il video più bello è quello che vedete qui..
canzone in testa da ieri, carina, mi piace, ricorda i vecchi film in bianco nero co questi uomini affascinanti e sfuggenti e cappello sigaretta impermeabile da spy-story americana con misto di aristogatti....^^

le altre parole che ho in mente oggi son 'nascondi le cose lontane', da 'la nebbia di pascoli...poesia triste, ma queste parole le sento dense, come un'incantesimo...

ieri confusa e confusa...le cose lontane riemergono sempre quando si inizia a scavare nel fondo di sè.

lore hihi è pride and prejudice, me gusta un monton el libro, yo tb he siempre deseado una historia asì...hihi pero tranqui no veo mr darcy aqui, por eso tengo ancora tiempo, ;)

baci sonno nebbia e spy.stories e ganguette e swing e jazz e antony a tutti
questo tempo metterà pure di cattivo umore, ma propizia la bona musica!!^^

lunes, 10 de noviembre de 2008

 

poesia vo' cercando..

è da un po' di tempo che me lo chiedo...che ce lo chiediamo, visto le riflessioni comunitarie che questi argomenti scatenano sempre...
forse ho capito cos'è che mi manca, cos'è che cerco.
cerco poesia, non epica.
cerco quel tocco di magia, perchè ci credo, credo che i sogni si possan realizzare...
credo che sia sbagliato accontentarsi, credo che sia giusto essere onesti con quello che si è davvero, e non aver paura di esserlo con gli altri, anche se può sembrare insensato, impopolare...
io lo cerco, lo cerco ancora...e lo colgo ovunque lo trovo, faccio la spugna ma sono una spugna assetata^^
cerco poesia

jueves, 6 de noviembre de 2008

 

tutto l'universo obbedisce all'amore..


due voci all'unisono, la stessa canzone. stasera carmen consoli presentava il suo nuovo cd e questo singolo in radio, canzone di battiato.


tutto l'universo obbedisce all'amore, perchè semplicemente è vero.
io ci credo, profondamente!
vita e amore, che si intrecciano e danno un senso l'uno all'altra, senso quasi mai chiaro ma..una continua avventura da decifrare vivendo...e con Amore intendo quello che smuove, quello per cui ognuno di noi esiste e vive e si sveglia al mattino...l'Amore che ti fa rialzare anche quando cadi..
l'Amore che è la risposta di ogni ricerca...e che si realizza in esse..
l'Amore che ti fa brillare gli occhi, che ti dà voglia e coraggio di esser matti e di buttarsi, di fare progetti...
sono giorni che si sente forte, che emana dalle persone che hai più vicine, o da quelle lontane che si rendono vicine grazie a questa forza potente...
e non è amore di coppia quello di cui parlo. é quello grande, da cui non puoi tirarti indietro, da cui non voglio tirarmi indietro, da cui mi lascio cullare alla fine di questa giornata...
grazie pupo, andrea, ale Sposa, cate...che oggi mi avete fatto sentire voluta davvero bene..
grazie Corso di SalaBorsa, che mi fai sognare.. grazie Viames per ieri, Casso, Baghi, Diego, Laura, ma qui l'elenco diverrebbe davvero troppo lungo..
grazie a chi rende ogni giorno questo amore tangibile!
mery
ps. spero di esser così ottimista senza un motivo preciso pure domani!!^^


sábado, 1 de noviembre de 2008

 

il paradiso dei calzini



Dove vanno a finire i calzini
quando perdono i loro vicini
dove vanno a finire beati
i perduti con quelli spaiati
quelli a righe mischiati con quelli a pois
dove vanno nessuno lo sa
Dove va chi rimane smarrito
in un’alba d’albergo scordato
chi è restato impigliato in un letto
chi ha trovato richiuso il cassetto
chi si butta alla cieca nel mucchio
della biancheria
dove va chi ha smarrito la via
Nel paradiso dei calzini
si ritrovano tutti vicini
nel paradiso dei calzini..
Chi non ha mai trovato il compagno
fabbricato soltanto nel sogno
chi si è lasciato cadere sul fondo
chi non ha mai trovato il ritorno
chi ha inseguito testardo un rattoppo
chi si è fatto trovare sul fatto
chi ha abusato di napisan o di cloritina
chi si è sfatto con la candeggina
Nel paradiso dei calzini..
nel paradiso dei calzini
non c’è pena se non sei con me
Dov’è andato a finire il tuo amore
quando si è perso lontano dal mio
dov’è andato a finire nessuno lo sa
ma di certo si trovera’ la’..
Nel paradiso dei calzini
si ritrovano uniti e vicini
nel paradiso dei calzini
non c’è pena se non sei con me
non c’è pena se non sei con me

 

DA SOLO

Vinicio Capossela presentava oggi il suo nuovo album, DA SOLO... e raccontava che il passato, per quanto fatto di nostalgia, o in ogni sua forma, è un bagaglio che ci portiamo dentro, dietro, per costruire il presente...come una locomotiva....non si lascia indietro niente, non si abbandonano le esperienze, ma diventano parte di questo treno in corsa..parti indispensabili per il presente, felici o dolorose, PARTE DI QUEL CHE SEI...lui l'ha detto molto meglio a Mollica, ma non ho avuto il tempismo di prender giù le sue parole esatte...

vi lascio il testo di un'altra sua intervista..

E’ forse atto di protesta contro la sparizione dell’inverno“.
“DA SOLO” è nato in poche settimane, nella solitudine della casa con vista sulla stazione centrale. Arrivava quasi l’inverno e accanto al pianoforte restavano alcuni taccuini neri e quaderni a righe di scuola pieni di appunti. C’erano sopra un po’ di conti da regolare, questioni personali, perché questo, a differenza degli ultimi Musica: Vinicio Capossela “DA SOLO”, il nuovo album da fantasticarelavori, non è un disco mitologico o di fantasia, o di storia, geografia e scienze. Non c’è l’America leggendaria del West, ma quella desolata di oggi. Ci
sono questioni di carattere, ad esempio mettere a fuoco quanto si è stati incapaci di essere sinceri,quanto ci si sia sempre portetti dietro alle ombre e quanto si abbia brancolato tra esse nel cercare l’altro, più per desiderio muto che per consapevolezza. Ma non è un disco malinconico, da poterci costruire sopra. C’è una visione fatta di consapevolezza e di epica.

E poi i diversi temi personali, come per esempio quello della clandestinità, questa tendenza a nascondere la propria vera natura e a doversela svignare per essere, per iniziare ad affrontare quel cammino. E anche i fuochi della gioventù ci sono ancora prossimi, da sentirne il calore. C’è l’amore, quello amorevole, che quando è perso lascia orfani, e la strada nuda dallo sguardo e si può affidare solo al paradiso dei calzini, per avere qualche possibilità di ritrovarlo.

Oppure si può sperare di incontrare il gigante e il mago, un genere di miracolo che può accadere solo quando si rimane da solo, appunto, e in una volta e in una stanza, si è diventati grandi… le creature che hai dentro fin da piccolo, e che la strada a volte ti regala se sei pronto per l’incanto. Creature che camminano nel buio e cercano di tenere accesa dentro la fiammella della loro innocenza e della loro umanità, tra apparizioni disumane.

E c’è anche un modo di omaggiare il buon umore invincibile, le camicie col taschino da tabacchino, il fischietto di Vincenzino Cinaski, i quattro passi nel quartiere in una giornata di sole trovata da solo, in modo da non dovere ringraziare nessuno, se non il sole stesso… fischiettare alle ragazze e però rimanersene al tavolo seduto, non inseguire niente né botole né imbuto… diventare grandi portando con sé tutto il piccolo, tutto il sogno, e tutto il salvabile insomma.

Tutto questo è da fantasticare.

dove vanno a finire i calzini…nel paradiso dei calzini si ritrovano tutti vicini
Chi di noi non aveva un paio di calzini che sono rimasti spaiati, e di cui non si riesce più a trovare il compagno perduto…? (questaè una metafora , più o meno quella della mezza mela, ma a me piace di più...nota di mery)

 

i no che fanno male..

ieri sera, sotto la pioggia. ho fatto ancora una scelta, ancora un no...come se volessi in un qualche modo tirarmi fuori da ogni cosa che possa rendermi felice...
quando incontri una persona gentile, disponibile, simpatica, interessante, che ci tiene a te...non capita tutti i giorni...ma ho rispeto per questa persona. forse è per questo che ho detto no. sempre questa mia fissa per cui mi caccio nelle cose solo se son davvero convinta.ma queso porta ad avere seri problemi con la tempistica reale della vita...
posso dirlo sinceramente: sono sola, ed è per causa mia.
anche stavolta, la voglia e la curiosità di giocarsi c'era...ma...la curiosità va messa da parte quando hai a che fare con persone che stimi. non si può 'provare' i propri sentimenti sulla loro pelle.
quindi anche questa è andata. forse me ne pentirò.
si riparte.
mannaggia ci sto male anch'io però.
un bacio

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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO