miércoles, 19 de marzo de 2008

 

felicità...


questo film ha una colonna sonora da urlooooooooo!!

 

devina quien es el personaje famoso????











domingo, 9 de marzo de 2008

 

madrid...EDUyMIRTAAA!!

frasi celebri e quel che ho imparato in questi giorni italo-spagnoli:
-"non è un problema, è solo un DE!!"
-meglio non aver paura a chiamare un numero verde piuttorsto che ricomprare un biglietto in aeroporto...
-controllare sempre il biglietto prima di partire!!!
-"que sucio!-no,no es sucio: es solo agua!!"
-"mery, cos'avevi nelle tasche?-mezza vita francese e mezze vita spagnola" (ma per questa frase non assicuro della certezza...mirta era così??)
-probabilmente abbiamo mal di testa perchè abbiam riso troppo...^^
-"mi chiedo ancora perchè mery esca dall'italia..ogni volta succedon disastri!",Lore
-se lasci qualcosa di te in giro vuol dire che ti trovi bene...allora son cittadina del mondo???

piccolo sunto del viaggio: tutto bene e tranquillo, tranne quando mi han fermato all'aeroporto perchè nel mio biglietto eletttronico al posto del cognome c'era solo un 'DE'...m'han fatto fare una gran trafila e alla fine ho perso il volo e quindi pure i soldi, dovuto ricomprare il biglietto per riuscire a ripartire...di corsa!!!passando per barcellona...
a barcellona que susto quando l'imbarco segnato sul biglietto era già chiuso!ma per fortuna quello non era il mio aereo...
arrivo a madrid e c'è la mia parte di famiglia che mi attende..MIRTA, splendida come sempre e....EDUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!!!!e come se ci fossimo salutati ieri..e que risas mirta!!!!ridere ed esser sereni....anche se insieme perdiamo tuttooooo!!hihihiii
ho conosciuto la zia de mirta, e diego, e un monton de sus amigos, e borrachera, e conosciuto la città ....turismo per la autoscuola e puerta del sol e chueca e manifestazione che abbiam fatto praticamente solo noi, ma l'abbiamo portata in giro tutto il giorno, con le persone che ti sorridevano per strada...
poi bolle di sapone e risas e burattini al retiro e risas ancora...e falafel (che difficile da trovare!) e una giacca scomparsa e la mia sciarpa preferita...pure!!!!e partita di calcio e la curva della felicità in sogno e le votazioni oggi e le avventure de miguel litin clandestino in chile, o algo saì, de garcia marques, titolo praticamente impossibile da ricordare... e il libro di fabio volo aperto a caso dispensatore di frasi di saggezza e poesia profonde (anche quando parla di petos..hihi)..
e ora torno più leggera, saran la giacca e la sciarpa perse, saranno i bagni dell'aeroporto...saranno i soldi del billete....martedì esame importante..
PERò....NE è VALSA LA PENA!!!
ci sono persone per cui vale la pena di far pazzie e di lasciare parti importanti di sè in giro...
MIRTA TI VOGLIO BENEEEEEEEEE!!!!
Y EDU...QUE BUENO VERTE!!!!TE QUIERO MUCHO, LO SABES....ci vediamo presto!
un grazie speciale a sara che materialemtne ha reso possibile tutto cio', alla disponibilità di anna e i miei..
gracias a tì mirta...a tu tia a tu hermana maria, a dani...a diego y...es siempre tan bueno pasar tiempo contigo!!!me siento a casa cada vez...la curva della felicitàààààààààààààààààààà!!!

vi lascio con un sondaggio:
dove saranno la mia giacca e la mia sciarpa?
-ufficio oggetti smarriti
-casa di diego, no sé donde
-ascensore di diego
-en la calle?
-addosso a un clochard..
..e se avete altre opzioni,.aggiungete!!!
la migliore potrebbe esser presa come vera...^^

ppS:ciao davide!! che bello sentirti!!
ho sviluppato l'ultimo rullino....ci son le foto di Roma, ci sei pure tu!

domingo, 2 de marzo de 2008

 

max gazzè

...come la canta lui è meravigliosa...intanto, metre aspetto il videoclip, vi lascio il testo...
un baciooo!!!
ps: giovedì sera in spagna....^^


Ciao, sono quello che hai incontrato alla festa,
ti ho chiamata solo per sentirti e basta…
si, lo so, è passata appena un’ora, ma ascolta:
c’è che la tua voce, chissà come, mi manca.
Se in quello che hai detto ci credevi davvero,
vorrei tanto che lo ripetessi di nuovo…
dicono che gli occhi fanno un uomo sincero,
allora zitta, non parlarmi nemmeno.
Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Perché, sai, non capita poi tanto spesso
che il cuore mi rimbalzi così forte addosso,
ed ho l’età che tutto sembra meno importante,
ma tu mi piaci troppo e il resto conta niente.
Dillo al tuo compagno che ci ha visti stanotte:
se vuole può venire qui a riempirmi di botte!
Però sono sicuro che saranno carezze,
se per avere te vicino almeno servisse.
Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Chiuderò la curva dell’arcobaleno
per immaginarlo come la tua corona,
e con la riga dell’orizzonte in cielo
ci farò un bracciale di regina…
ma se solo potessi un giorno
vendere il mondo intero
in cambio del tuo amore vero!
Sai, qualcosa tipo “cielo in una stanza”
è quello che ho provato prima in tua
presenza…
dicono che gli angeli amano in silenzio,
ed io nel tuo mi sono disperatamente perso.
Sento che respiri piano in questa cornetta…
maledetta, mi separa dalla tua bocca!
Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Correrò veloce contro le valanghe
per poi regalarti la fiamma del vulcano,
respirerò dove l’abisso discende
e avrai tutte le piogge nella tua mano…
ma solo potessi un giorno
vendere il mondo intero
in cambio del tuo amore vero!
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Ora ti saluto, è tardi, vado a letto…
Quello che dovevo dirti, io te l’ho detto.

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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO