martes, 15 de abril de 2008

 

big fish

prendi un giorno che tante piccole cose sembrano volerti pestare i piedi...
prendi il solito nulla televisivo, prendi la delusione nel vedere che i soliti pagliacci son quelli che reggon le fila, perchè anche se non capisci proprio come, la maggioranza dei tuoi cari connazionali dà loro il consenso...
prendi il tuo nervoso contro di te perchè non riesci fino in fondo a discernere le cose, e a spiegarle a chi vorresti ti capisse...prendi il grigio grumo dei pensieri che non ti lascian sosta, pesanti attorcigliati come matassa di capelli che non riesci a sgrovigliare...
prendi la voglia di 'mandar tutto a p**tane, come direbbe lorena, prendi la voglia di goderti una serata in relax nonostante i sensi di colpa per il tempo libero che non usi per studiare...
prendi il film giusto, quasi per caso...era da un po' lì nel cassetto che ti chiamava, ma mamma di solito rifiuta a priori i film che mi piacciono, perchè sono 'strani'.....

ieri invece ho proprio voluto vederlo, e...
ecco la favola di un uomo tra realtà e poesia...i suoi sogni e i suoi progetti e le sue paure, la magia del raccontare e del raccontarsi...
ecco la storia del suo amore, così forte da rimanere il fil rouge costante del sogno e della realtà, da fermare il tempo e da render capace di cose grandi e mirabolanti...

e così in mezzo a tanti telefilmini serie programmi sondaggi ecco il minuto d'aria per piangere molto, continuare a sognare, ancora per un po'...

e pazienza se al mattino vieni svegliato prima della sveglia, pazienza se ti inzuppi tanto che non bastano 5 ore per asciugare i tuoi vestiti...
pazienza se ti addormenti ogni 3x2 sui libri...pazienza....
cioè difficile portar pazienza!!!ma almeno ti rimane ancora per un po' il gusto buono in bocca,un nodino in gola se ci ripensi, e la speranza di fare un sogno stanotte almeno un pochino bello come quello...(e non dante!!)

ora vi saluto, buona notte, provo a salire in paradiso...sperando di non addormentarmi per strada!

Comments:
k film era??sn curiosa, cmq t chiamo all'ora di pranzo, cosí mi racconti tutto.
mi sei mancata tanto in questi gg!sn un po' giù perché ho la sensazione k tutto va storto...nn è una sensazione, è proprio una certezza! tutto va male! e sn strana, voglio la sinistra per la spagna e la destra per l'italia..dici k è normale?????
 
ma da qd ti interessano i blog k parlano della celulite???hihihi...sarà un virus!!jajaa
cmq sai k questo film l'hanno messo qui in spagna?? me l'ha detto Lo!!
baci e buon weekend a tutta la famiglia De Fra.
mirta
 
ha ha ha j'ai vu ce fiml justement avant hier, je l'ai aimé, Claudia m'avait déjà dit que j'allais aimer ce film. C'est une ode à la fantasie.

Mi a piaciuto quelo de P.tane ha ha

Mon blog est vivant!!
bisous, mi manche tanto...
 
O programa que este jornalista apresenta é repugnante de tão oficialista.
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO