lunes, 29 de septiembre de 2008

 

beh è dolce anche se è solo una pubblicità..


martes, 23 de septiembre de 2008

 

settembre

settembre porta l'anno nel palmo della mano, come se fosse un bruco che si muove o una coccinella cercando di capire come e dove andare..
la linea della mano da seguire...la passione secondo thérèse...
se in quelle linee segnate dal lavoro, dalle bruciature, dai calli, riempite dalla crema e seccate da freddo sole e vento..se in quelle linee così simili alle strade delle venauture di ogni foglia del Creato... se in quei segni ci sia già un'impronta di quel che siamo, di quel che saremo...la coccinella annusa e testa e si muove a volte svolazzando per capire meglio...più o meno fa così anche il bruco, ma non svolazza perchè per fortuna è senza ali..
questi movimenti solleticano..e quasi ti vien voglia di scuoter la mano, perchè questo solletichino è fastidioso, ma un po' sei curioso di sapere come, dove va a finire..
penso che bene o male per capire bene come va il vento bisognerebbe aver tempo di fermarsi e ascoltarlo un po.
mowgli lo faceva alzando un dito umettato di saliva, in alto...
io lo faccio cercando di tener le orecchie dritte, e di mettere su mano tutti questi nuovi fermenti, questi semi che alcuni son già diventati piantine perchè la natura ci sorprende e non aspetta..
mi guardo intorno tra l'inquieto e l'euforico, sembra che tutto cambi così in fretta...non fai in tempo ad aver paura o timore di una cosa che si volge al megio, ma appena ti giri ad ammirarla compare una nuvola nuova, ma poi pensi..a... e già si alza un vento da sud per spazzarla via...
è settembre, cambiamento, inizio..
presto il cartellone che continua a ruotare senza sosta farà uscire pure il mio treno, e chissà per quanto tempo sarà quello..
chissà se sarà in oriario o pieno o in ritardo o tutto per me..chissà se viaggerò in piedi o a sedere
di sicuro non sarà un viaggio facile, a me non piacciono troppo...
ma ciuf ciuf il treno parte la coccinella vola la mano lievemente nostalgica saluta queste linee che si confondono...ale op chissà se con una penna o un libro o uno zaino in mano
si va
incrociamo le dita
pensiamo una preghiera
per tutti quelli che partono che restano che sono in viaggio, che lo sappiano o no
per quelli che han paura e per chi è coraggioso
per chi ha ancora la mano chiusa e per i bruchi che diventano farfalle
per chi ha il coraggio di cambiare ancora, ogni giorno o solo ogni tanto, quando serve..
per la polvere soffiata via, per ogni inizio

martes, 16 de septiembre de 2008

 

che coss'è l'amor?

ci son alcune cose che faccio fatica a capire..
sarà che ormai son abituata a esser single, ma davvero non capisco il motivo di stare con qualcuno di cui si è innamorati e divertirsi a cercare anche altro...frustrazione di chi non è più abituato a esser in coppia?
io non riesco a stare con un piede in due scarpe. sono troppo diretta. se ho qualcuno in testa, che mi prende tanto, non riesco ad aver posto pure per altri. dico quello che penso, purtroppo.
non voglio conoscere le regole della diplomazia, se diplomazia vuol dire essere falsi e tenersi capra e cavoli perchè si ha paura di fare una scelta. sono esigente.
si può scegliere il proprio punto di vista sulle cose. è inutile prendersi in giro e prendere in giro gli altri. se si vuole qualcosa di leggero, vada per il leggero, ma tu 'ridicule'(come direbbe la nothomb..), tu, un qualsiasi tu di essere maschile...perchè ti diverti a dichiarare amore eterno se quello che cerchi non è quello?non c'è bisogno di tutto questo teatro. parliamoci chiaro!
mi irritano, subite in prima persona o viste nelle vite degli altri, questo teatro di coppie..i più deboli ci cascano, gli altri diventano cinici...io sono nel versante cinico.
una volta ti credevo, quando mi dicevi che eravamo metà di una stessa mela. ho imparato col tempo che le mele son fatte per esser mangiate, e le parole volano, ma è il coraggio dei fatti che come sempre manca.
non sono più le cose sensazionali s colpirmi, c'è bisogno del quotidiano...ma tu scappi.
ok, basta saperlo: e non dirmi più che sono la donna per te, non dirmelo più. l'ideale non esiste, è la realtà he conta. io non voglio esser ideale, voglio esser REALE!
lasciami in pace, non cercarmi più finchè non sei disposto a quesot. tanto so che mi cercherai lo stesso, e io mi fermerò a parlare con te, sempre più cinica, perchè ormai conosco i tuoi meccanismi. non spero che cambi...puoi farlo certo, ma ormai non ci spero più.
poi c'è l'altra categoria, quelli che prima ti cercano poi scompaiono
proprio quando tu stavi iniziando a interessarti in un modo più profondo
poi ci son quelli che vogliono tutto e subio, i ravageurs, i dittatori, quelli che tirano fuori il peggio di te.
ma anche in amore è questione di spazio e tempo. di RISPETTO degli spazi e dei tempi reciproci.
non cerco l'uomo ideale, ma qualcuno che abbia il coraggio di entrare in punta di piedi, e restare...
per questo sono single!
non è un messaggio a qualcuno in particolare, ma davvero mi da i nervi l'ipocrisia che sembra regnare nelle relazioni...e ci si culla, ci si abitua come a un volume alto, senza accorgersi che ci si adagia, si divernta marci, sordi..
un abbraccio forte a tutti i miei amici che mi voglion così bene che non mi fanno sentir sola, nè meno importante, perchè non ho un moroso..
un abbraccio forte a loro perchè mi fanno tetragono ai colpi della ventura, a qualsiasi offesa che possa venire da chi non mi conosce e crede di conoscermi, da chi si diverte a gettarti merda adosso, a farti sentire in colpa, a farti male per rabbia o frustrazione o gusto personale...grazie perchè sanno esserci quando è il momento di cicatrizzare le ferite, perchè aiutano a rialzarsi e a riderci un po' su...
forse se son così cinica verso i ridicules è perchè ho persone che mi voglion tanto bene attorno, e ora sono esigente!perchè provo su di me gli effetti di un bene sincero, e non ne cerco altri che siano minori per impegarmi!non è giusto accontentarsi su queste cose.
grazie a mirta, che costantemente mi fa sentire voluta bene...sara lucia e famiglia, cate, laura, CLARA, LUISMI, lore, diego, nico...e così tanti altri, anche se n on si vedono spesso, anche se sembrano solo nomi legati a foto, lontani...
grazie ad ognuno di loro che mi rende forte
che non mi fa accontentare
che mi insegna a volermi bene
un po' di più ogni giorno

vi voglio bene forte anch'io!!
mery

sábado, 13 de septiembre de 2008

 

the fall


domingo, 7 de septiembre de 2008

 

bentornata

è strano aspettare tanto un giorno e poi trovarsi a viverlo, e sentire tutto scorrere come splendidamente normale..
si, perchè questo NORMALE non è il normale apatico e noioso, e neppure quello pieno di parole vuote e rumorose..
è il normale di ritrovarsi allo stesso tavolo a parlare, con la voglia di farlo, e la tv spenta, perchè non se ne sente neanche il bisogno...è il capirsi e parlare pure piano, è il non aver fretta di scappare..
che grande dono oggi!
..e sento che gran parte dei nodi e delle tensioni che si respiravano hanno già voglia di sciogliersi...o almeno, lo speo con tutto il cuore!
ti voglio bene dada, è bello rivederti dopo tanto e sentire tutto così, splendidamente normale..

grazie pure a viames e andrea, a viames anche per il cd (mamma sei un cantante veroo!) e ad andrea per le chiacchiere e le lezioni di latino che rendono la meta mooolto più concreta...finalmente!
buon viaggio a bonzy
grazie a sara per il condiviso, anche e soprattutto per quello magari non esplicito ..

mirta spero di chiamarti domani!!
un abbraccio forte, collettivo!
mery

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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO