jueves, 6 de noviembre de 2008

 

tutto l'universo obbedisce all'amore..


due voci all'unisono, la stessa canzone. stasera carmen consoli presentava il suo nuovo cd e questo singolo in radio, canzone di battiato.


tutto l'universo obbedisce all'amore, perchè semplicemente è vero.
io ci credo, profondamente!
vita e amore, che si intrecciano e danno un senso l'uno all'altra, senso quasi mai chiaro ma..una continua avventura da decifrare vivendo...e con Amore intendo quello che smuove, quello per cui ognuno di noi esiste e vive e si sveglia al mattino...l'Amore che ti fa rialzare anche quando cadi..
l'Amore che è la risposta di ogni ricerca...e che si realizza in esse..
l'Amore che ti fa brillare gli occhi, che ti dà voglia e coraggio di esser matti e di buttarsi, di fare progetti...
sono giorni che si sente forte, che emana dalle persone che hai più vicine, o da quelle lontane che si rendono vicine grazie a questa forza potente...
e non è amore di coppia quello di cui parlo. é quello grande, da cui non puoi tirarti indietro, da cui non voglio tirarmi indietro, da cui mi lascio cullare alla fine di questa giornata...
grazie pupo, andrea, ale Sposa, cate...che oggi mi avete fatto sentire voluta davvero bene..
grazie Corso di SalaBorsa, che mi fai sognare.. grazie Viames per ieri, Casso, Baghi, Diego, Laura, ma qui l'elenco diverrebbe davvero troppo lungo..
grazie a chi rende ogni giorno questo amore tangibile!
mery
ps. spero di esser così ottimista senza un motivo preciso pure domani!!^^


Comments:
bellissimissimo questo video! e bellissimissima la canzone, ma soprattutto il video! a volte mi chiedo dove li trovi! un bacio, buona giornata. bisogna che mi dici qualcosa se andiamo da emma lunedì o mertedì, ha bisogno di saperlo entro domani. io faccio pomeriggio sia lunedì sia martedì. baci, buona giornata
 
mica sei innamorata tu??hihi
dobbiamo parlare prestooo
 
mais...
pourquoi ce romanticisme?
te demande la même chose que Marta lol
 
ah tu sais? j'aime trop le film pround and prejuice, je ne sais pas comment écrire Orgullo y prejuicio.
J'adore le rapport si passional entre Mr. Darcy et Elisabeth, il y a tellement de tension... ahhhhhhhhh io voglio una storia così!!!
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO