viernes, 21 de noviembre de 2008

 

che il vento mi porti!!


mary poppins arriva all'improvviso, e se ne va col vento....ridendo scherzando, eccomi qui ad aprir l'ombrello per seguire il vento che soffia ancora....un anno e un po' passati in un lampo, e apro l'ombrello ora, piano piano, senza fare grande rumore, perchè è giusto così...perchè ora tutto continuerà ad andare bene benissimo senza di me, e chissà se resterò in qualche ricordo remoto di quella peste a cui voglio davvero un gran bene...
di certo mi ha cambiato, un pochino...
e ora si rimette tutto in valigia, e si riparte...con nostalgia, a malincuore, il cuore un po' gonfio e gli occhi un po' a goccioloni, ma è normale, è la digestione di un saluto...
chissà dove mi porterà questo vento, me refrattaria e testarda, me un po' cinica ora, me matta...
peccato però che non ho ancora nè l'ombrello né la valigia magica nè uno spazzacamino nè dei disegni col gesso in cui entrare...
ma ho adri con cui faccio gli scherzetti
un'altra matta, lore, con cui rotolarmi dalle risate al telefono
una, mirta, che mi manca davvero tanto tantissimo ma che so che sta abbastanza bene...anche se mi manchi a torinoooo!!
felicità molto grande e molto vicina da condividere
e tanto altro,m ma forse poco
più progetti che realtà
in fieri

Comments:
c'est trop belle la velette!
quand j'étais petite Mery Poppins ne me plaisait pas, j'ai toujours détesté les musicaux, mais maintenant je commence à aimer plus Julie Andrews
on doit parler plus Mery, je m'amuse avec toi. Bisous Piccola Bolognese.
 
anche a me mi manchi, anche a me manca essere a Torino, nn sai quanto..qd credo di iniziare ad abituarmi alla mia vita in spagna, all'improvviso mi viene la nostalgia, e piango! :(
e t kiedo scusa se nn parliamo tanto cm prima, ma sn sempre occupata col master, lezioni d'inglese..ecc, e nn riesco ad organizzarmi!
un bacione mery poppins!!
 
por qué no nos vemos en nochevieja?
 
http://www.youtube.com/watch?v=d3ix-WmtbaA&feature=related

vedendo questo video mi sei venuta in mente tu...un bacione

francesco
 
qué bonito que recuerdes a alguien eso
che bello francesco!
 
mery, tu as vu le blog de Gaëlle? là il y a une photo de l'au temps ...
c'est joly!

alors... ta vie amoreuse?
 
Publicar un comentario



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?

AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO