jueves, 20 de mayo de 2010

 

VALIGIA IN CORSO..

CON:
-scatola da scarpe, con scarpe, ho controllato
-telo, asciugamano (che in realtà è per il bidet, ma asciugaculo mica si dice)
-dentifricio, filo interdentale, ciappi, lametta (si, insomma, il rasoio), orecchini
-maglietta del pigiama
-canottiera
-maglietta di ricambio/da viaggio
-jeans, casomai..
-maglioncino di lana
-mutande
-calze, in caso di freddo
-vestito, forse, per il matrimonio dopo
-soldi, biglietti del treno
MANCA:
-pantaloni del pigiama, da recuperare (son sparsi per il mondo)
-borsa di cuoio per matrimonio, che ora si trova a casa dei miei, forse
-ciabatte, apparecchio, dentifricio, spazzolino da metter all'ultimo
DA DECIDERE:
-quale giacca prendere (da capire quanto pioverà, se pioverà)
-se partire coi sandali, ma questo ho già deciso di si

e chissà quante cose mi son scordata e mi scorderò!

COSE DA FARE DOMANI:
-buttare il rusco, sennò ci trovo i vermi quando torno
-depilarmi, ché non l'ho fatto oggi
-1avoro
-pranzo dai miei
-prender borsa
-ripetizioni
-lavoro
-parrucchiera (cazz me la stavo scordando!h.17)
-portar valigia in centro
e forse la giornata è finita...
VENERDì:
-8.30-11.30 lezione spagnolo
-11.50-13.00 bimbi
-pranzo, forse
-recupero valigia
-15.18 treno per Roma
chissà se si studia in treno..
-19 circa (cioè con un ora di ritardo trenitalia, già da metter in conto) arrivo a ROMA
e dopo FESTAAAA
SABATO:
-matrimonio Nico e Ale
-FESTAAA!!
-h.19.00 più o meno si riparte..
-arrivo a bologna h.22.55
DOMENICA:
-matrimonio chiara ed enzo h.11
-festaaa!
-documentario sui nonni sardi

e l'agitazione pre-partenza si sente già!
buonanotte sognatori

comunque non volevo scrivere proprio questo..
gli impegni son tanti, ma non importa: porto con me libri da studiare, voglia di viaggiare, un viaggio lungo a cui son affezionata, incontri casuali e ritrovi, festa con persone che mi stanno a cuore, e balletti già programmati, e vino di sicuro, e stare in una città che amo e che porto con me, anche se la respirerò per poco, per poi tornare di volata, di notte, qui nella mia città, che mi aspetta con altra festa, con persone con cui son cresciuta, e fa strano, bello e strano come si cresca, a volte diversamente, altre insieme, e condividere cambiamenti e scelte e continuare a camminare per questa strada che chissà dove porta, ma intanto ci piace!

divagazioni di chi dovrebbe esser già a letto da un po' o comunque fare altro..
stacco davvero
un abbraccio
mery

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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO