lunes, 29 de junio de 2009

 

sai benissimo che una goccia inonda il cielo, e' cosi' piccolo il mondo che ci osserva...

domenica, per la prima volta dopo secoli, ci siamo trovati tutti insieme. bello, strano, prezioso. noi quattro tutte presenti allo stesso tempo, e mamma e papa' che di solito non scelgono il nostro stesso orario.
Tutti insieme, bimbe comprese, lubin con me a giocare e annalisa con anna e sara sul coro.
E ho avuto paura. i momenti preziosi fanno paura, perche' ci si rende conto di quanto siano rari e fragili e quangto sia importante goderne, qui e ora.
finalmente sto scrivendo tesi e papa' e' tornato a casa. l'orto e' rigoglioso e non ho ancora nessuna risposta da lavoro. Eda parte l'1 luglio.
E io non so, cerco di vivere ogni momento, com se fosse l'ultimo.
un bacio forte
mery

Comments:
e fai benissimo!
mi è piaciuto molto questo post.
un bacio a tutti!!
 
Estoy feliz de que os hallais encontrado todos, es verdad que cada vez es mas dificil reunir a la familia entera, los distintos miembros van haciendo su vida pero el deseo de reunirse siempre esta ahi. Un monton de besos!!
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO