martes, 26 de mayo de 2009

 

passo dopo passo...

caldo, sonno, tanto sonno...saranno tutte le ore non dormite negli ultimi tempi..
vita intensa, di corsa, tante feste e ritorni in bici notturni con nessuno per strada l'aria fresca della sera e il profumo intenso dei fiori e il ritorno immerso nei pensieri diventa così veloce nonostante la stanchezza...o i ritorni all'alba in bologna che si veglia silenziosa perchè con la bocca ancora impastata di sonno, con alcuni gruppi di festaioli che hanno fatto mattina con una chitarra o un pallone, un mondo irreale di persone quasi stupite della reciproca presenza, in queste ore dove credi di esser l'unico per strada e invece c'è popolazione diversa e particolare, altre vite che ogni tanto si incrociano oppure sempre quelle ma che non ti aspetti..
il giro d'italia è passato per di qui e io l'ho mancato per qualche ora.
è morta serena, la mamma di un mio amico di infanzia. le persone continuano a morire all'improvviso in questa vorticosa vita e di contrappasso i pancioni crescono e l chiesa diventa un asilo la domenica, finalmente la vita urla la sua gioia di esserci, nonostante tutto, sempre e comunque...e voglia di ridere, perchè tanto la vita va avanti ed è giusto così!e papà viene operato il 1^giugno, e io ho superato l'esame, l'ultimo esame di latino, forse del tutto il mio ultimo esame, con un 30 E LODE assolutamente inaspettato...e CHE SODDISFAZIONE!!!indicibile e difficile da capire per chi non ha seguito tutto il mio percorso...questa è per me la vittoria più grande!!!!
e ora sto cercando di vincere il sonno e di studiare la tesi, nonchè pensare un po' al futuro ma ho al di testa e mi addormento ogni 3 per 2 e mi arrabbio perchè il libro che sto leggendo è tanto poesia e poco analisi come invece speravo, che INUTILE cercare risposte analitiche dove di analisi obiettiva non c'è nulla!!!gggr che la prof mi consigli libri senza leggerli?non me ne stupirei...
e ieri m'è partito freno bici ma per fortuna è già aggiustato, e i miei pensieri ritornano sempre negli stessi posti e vorrebbero sempre le stesse cose, cavolacci, non ho gran diritto di sperare anche perchè se la mia speranza si realizza è a scapito di altri, e a me questo non piace...ma cosa ci posso fare?ho provato a cambiare punto di vistae un po' ci son riuscita, ma ho così tanti bei ricordi e tante belle sensazioni concentrate che spuntano fuori come funghi proprio quando non ci penso, immagini che convivono con me e che ogni tanto emergono, come ricordi di sogni, tanto che ogni tanto mi chiedo se sian successi davvero o li abbia sognati..
persone attorno a me coontinuano a tenermi legata alla catena lunga col loro presente perchè vorrebbero vivere con me il loro futuro, o almeno così dicono..ma io ho poca pazienza, purtroppo non sono giobbe, e mi infastidisce pure un po' questo esser rimandata a un dopo..è vero che si fa così anche quando si mangia, le cose buone si tengono in fondo, ma a forza di rimandarle poi marciscono...io vorrei semplicemente vivere bene il presente, e non capisco perchè non posso viverlo con le persone a cui tengo...se i sentimenti non cambiano, e non cambiano da un po',perchè aspettare? mi ricordo quando stavo insieme a stefano e lui doveva partire e aveva deciso di lasciarmi quando sarebbe partito..ma che senso ha stare insieme a scadenza? io non ci riesco mica!spero e credo nell'amore senza scadenze!
^^
ehehe non so perchè son finita a parlare di queste cose
sarà il caldo!
un bacio
mery

Comments: Publicar un comentario



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?

AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO