miércoles, 1 de abril de 2009

 

primo aprile...ritorni

oggi siamo andati a prendere papà e mamma all'aeroporto...abbronzati, belli, commossi...ora stanno guardando le foto della bimba tutti e due con gli occhi lucidi, papà tira su col naso...e mamma ha detto che ha fatto proprio fatica a venir via...
sento che sarà sempre più difficile la convivenza qui, a loro manca giù e a me manca la mia libertà qui...
oggi sentivo che bologna corrode le persone..con questa pioggia e quest'umidità e l'aria che manca e le vite affannose piene di obblighi e di cose da fare che non rendono felici...
penso all'edicolante che sogna di andarsene per avere una vita normale, penso ai miei, penso a me...gabbie di relazioni inautentiche a volte, gabbie di convenzioni che stanno strette, gabbie gabbie gabbie che ci rendon nervosi come bestie, sempre in allarme, sempre pronti a scattare e azzannare, negativi e grigi e tristi...
io non voglio viver la mia vita così, voglio esserfelice e trovare gente intorno a me felice,e farò ogni cosa possibile per riuscirci, per sentire il sole dentro e regalarlo agli altri, ovunque sia il mio posto...
vorrei spargere sole intorno a me...
ne ho colto un po' in questi giorni, con la gente del master di marie, con marie stessa...sento semi di sole nell'edicolante che gridano di rabbia perchè vorrebbero sbocciare ma non trovano spazio..penso a gabriela la brasiliana del master di marie, una persona che lucia adorerebbe e che ho 'sentito' subito, forte...
penso ai semi di gioia e di Provvidenza che il Signore m'ha fatto incontrare in questo mese e mezzo, in primis marie, poi andrea e fede, e luca edicolante che scava nel bene e nel male di me...e lucia mia cugina..
e ci si sente bene quando si è circondati da gente così, ci si sente parte di qualcosa di grande e bello, un disegno, un progetto che collega tutto anche quando non si trova il senso...e fa meno paura non avere ancora un progetto preciso per l'anno prossimo, perchè diventa una porta aperta verso una prospettiva nuova..
e l'esame di domani diventa solo una tappa di questo viaggio ancora lungo, forse è per questo che almeno per ora non mi spaventa tanto...
e incrociamo le dita e grazie Signore per tutto, sostienimi domani e stai vicino a tutti quelli che hanno esami o prove o momenti difficili...
stai vicino a lucia e al suo futuro incerto che vive con coraggio...
e accompagna tutti noi!
che domani nasca col sole nel cuore!
un bacio
mery

Comments:
ma mery, tu hai letto l'Alquimista??
è da tempo che nn senti Bo "casa tua", forse questa idea nn ti fa vedere quello che di buono c'è? Pensaci!
:)
Domani mattina forse sono a casa!
 
chicas quiero que vengaisssss
en semana santa estare sola en una casa enorme
mery la cocina siempre me recuerda a ti, te imagino ahi haciendo gâteaux au chocolat et marta en train de faire ses conus cigarrettes à la fenêtre lol
XD
je vous aime
 
lore que bueno!esto es un periodo de mierda, el novio folla con su ex, creo que no es mas mi novio...^^
no tengo dinero para nada, pero quiero pasar tempo con vosotras...os echo de menos chicas!
que tal el benelux?y cuando os contarà?espero tus ruedas de presa!!
te quieroooo!!
mery
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO