lunes, 19 de enero de 2009

 
un nome, dopo l'altro. senza ordine alfabetico né di domanda.
ordinati per punteggio.
e si rilegge, avanti e indietro.
tanti tanti nomi
tanti nomi
270
dal primo all'ultimo, sperando di vedere il mio
ma semplicemente il mio non c'è
http://www.pubblica.istruzione.it/dg_affari_internazionali/allegati/grad_provv_fr09.pdf

ok, un po' lo sospettavo, ma dopo tanta speranza fa un po' male dover ripartire a riprogettarsi
i piani del Signore non sempre coincidono coi nostri!^^tutto sta nel continuare a riprogettarsi, col coraggio di chi continua a cercare la propria strada, con fiducia che a forza di cercare prima o poi si trova...
è pur sempre una questione di punti di vista no?^^sarebbe stato effettivamente un po' troppo facile sapere ora dove sarei stata l'anno prossimo, hehehe, non fa parte delle mie abitudini, in cui tutto succede all'ultimo
e all'improvviso

beh respiriamo
sto ascoltando della buona musica arrivata da dove ho lasciato un pezzettino della mia vita, da dove mi sentirò sempre un po' a casa...


sto cercando di pensare, la cosa triste è che non so per cosa io abbia davvero le competenze...

mi piacerebbe davvero tanto insegnare...ma bene venga fare anche il fruttivendolo, mi basta trovare quello che mi renda felice

e un po' invidio chi riesce a trovar subito la propria strada...per me si sta rivelando più lunga di quel che pensavo..e ci sto male, perchè non è bello sentirsi sempre un passo indietro...

animo!
e che le notizie buone arrivino a tirarci su!
di qualunque tipo siano!basta che sian buone!

un abbraccio
a voi, e a me che ne ho bisogno

non è una tragiedia, ma inutile dire che ci sto un po' male...

Comments:
Tu non sei affato un passo indietro ^_^ Stai serena, ché la tua strada è già pronta; non avere fretta. Un forte abbraccio, cara
Diego
 
l'hai detto tu, nn è una tragedia, e poi nn è vero k le persone trovano subito la loro strada..forse a te sembra cosí, ma io nn ci credo..forse loro non si hanno mai chiesto k cosa volevano fare in realtà..
 
it's not the end of the world, you know
you're going nowhere, neither me ha ha so, we're free, we must be happies lol, maybe it arrive something like that when another thing better is coming to us. So wait, be patience, and never be sad because a thing like that. ok, you can but only some hours.
bisous.
 
lore t'as fait un superdiscours en anglais!!sono fiera di te!! i'm very proud of you (se dice?)hihi
un grosso besooo
 
jajaja not really I don't speak English, it's was only because yesterday I was reading some grant's bases to study in USA, unluckly I have not enought level so I will stay in my country doing the same 'till this moment... I have some problems to explain exactly what am I doing now, I don't know, ha ha it's sad.
I get bored of me, I would like to become my life as interesting I could.
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO