sábado, 31 de enero de 2009

 

riordini, riflessioni,ripartenze

vorrei essere un animaletto e raggomitolarmi sotto il tuo braccio...
questo pensavo in questi giorni, non è rivolto a nessuno di preciso, ma ho proprio voglia e bisogno di questo..certi giorni mi sento proprio un animaletto, come questo frugolo di nipote che tra un po' parte, e che mi mancherà tantissimo...ma quanto dev'esser bello appoggiarsi così a qualcuno, tanto piccoli da esser contenuti, e abbandonarsi al sonno, sicuro, tra le sue braccia...dev'esser così bello ed è proprio un peccato non ricordarselo..quella è per me la pace..

sto riordinando camera, un po' per marie che viene, un po' perchè era davvero invivibile, un po' per mettere un tavolo al posto della scrivania spigolosa che c'era..
la settimana scorsa ero piena di gente, ero vento...
ma è qualche giorno che qualcuno mi sfugge e io sfuggo a qualcuno...

a volte attorno a noi ci son storie tristi, più di quel che sembrano, amare, e tutte ingarbugliate e affilate e difficili e nate non sai bene neanche tu quando e perchè ma ti ci trovi in mezzo e speri solo che il turbine sia benevolo con te, e speri di non esser trascinato via ma di esser àncora anche per chi nel turbine c'è dentro in pieno..

ma allo stesso tempo ci si sente tutto sommato fragili e precari e insicuri e si ha paura che la zavorra non regga, e che la caparbietà non basti, e che l'ondata travolga pure te che cerchi di sollevare l'altro, perchè ti esponi sbilanciandoti per trovare un equilibrio...

non sto male, ma ora vorrei essere àncora.

riordinare è anche quella una bella marea, a volte piacevole, stavolta piacevole. se non fosse per i chili di polvere e cose e sassi che ho sparso ovunque e continuo a trovare dappertutto...
ho scoperto che il mio modo di mettere in ordine è radicale e momentaneo. non è fatto per arrivo di cose nuove, perchè ogni nuova entrata ha bisogno di una sua logica per esser inserita con ordine nel magma..così accumulo accumulo accumulo e poi mi ritrovo a metter dei giorni per trovare un ordine che accomuni tutto in un modo intelligente..
tengo ricordi di quando ero alle elementari...tengo lettere che non ricordavo più, altre che ho riletto..tante cose dell'erasmus, tanti pezzi di vita sparsi, tanti numeri di telefono, alcuni li ho buttati, ma pochi, perchè non li collegavo a un volto..tanti ricordi di incontri e 'testimonianze tangibili'...
tante parole, tante tante parole...mie, di altri, condivise..
una carpetta volutamente non aperta ma mille altri indizi di quella sparsi in giro, che ormai convivono abbastanza pacificamente con tutti gli altri ricordi,senza rancore né troppo rimpianto (e qui ringrazio laura..)
tante parole di lucia, ed è bello ritrovare le tracce nel passato di tutto il buono che c'è ora...e vada come vada, ma credo nella provvidenza e nell'azione del Signore che ci protegge e ci vuole bene e pensa a noi anche quando noi non sappiamo assolutamente come muoverci..
e quelle lettere che ho sempre considerato speciali, e che per me lo sono ancora, e che conservo nella scatola più 'scatola' dei miei ricordi, nella parte di me ora più vecchia e tenace..e non le ho aperte, ma son lì, insieme a quelle non spedite, ma scritte...
ho trovato un carillon che era mio, l'ho pulito ed ora è di lubin, e questo mi fa proprio felice!!!
vorrei solo spegnere il cervello e risvegliarmi quando tutto s'è risolto, senza dover pensare al come.
il mio problema è sempre stato quello che riesco a pensarci bene alle cose solo a posteriori, ma mentre le vivo mi scappano un po' di mano, non riesco a razionalizzare e scelgo un po' così come viene...ed è per questo che dopo poi magari son severa con me stessa, perchè dico: cavolo potevo pensarci prima!
ma mentre vivo cerco di fidarmi delle persone che ho attorno, e di quello in cui credo, di quello che faccio.
cerco di fare in modo di non aver rimpianti nè ripensamenti...ma è difficile, è sempre stato difficile prender posizioni chiare, per me che non butto via niente, per me che con tutti i sassi che ho potrei costruire una casa (la solita esagerata che sono!!), per me che lotto ma che a volte mi chiedo se ne valga davvero la pena, per me che vorrei aver chiaro il mio progetto ma non riesco a pensarla alla lontana, anche se lo vorrei con tutto il cuore..
lucia oggi diceva scherzando che lubin (o lei?mica ricordo!) non pensa al futuro, che il suo futuro intanto è l'oggi...di sicuro la frase non era questa, mannaggia quando mi serve una cosa non me la ricordo mica mai!però l'ho sentita mia, e della lù pure, in quel momento..
siamo precari, lei tanto, io un po' meno, ed è difficile immaginarsi un domani, fare progetti a lungo termine senza dire 'bugie'...
ma poi penso alla parabola, quella degli uccelli del campo(ops eran gigli del campo e uccelli del cielo!):

Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena".

e allora forza e coraggio, a me, a lei, a voi, a te...
ogni giorno ha la sua pena, e certi problemi sono grossi è vero..
ma credo ci sia un equilibrio in ogni cosa..ci credo fortemente, e mi vengon sempre in mente le parole di coelho che qualcuno un giorno mi scrisse sotto un indirizzo e che non avrei pensato di portarmi così tanto dietro..alla fine non dice nulla di nuovo, nulla che la natura non sappia già: "l'ora più buia è sempre quella che precede il sorgere del sole".
e non è per chissà quali motivi, è per l'equilibrio...siamo in equilibrio dinamico, la bici si basa sull'equilibrio dinamico, come la trottola...
mannaggia con sta divagazione mi son rovinata un bel finale, peccato!

dico che si, mi dispiace che lù e binda elubin vadano via, perchè li sento proprio parte di casa,della mia quotidianità, senza invasioni, con discrezione..
ma dico pure che non voglio farne un dramma perchè tutti ci stiamo male anche se non ce lo diciamo..perchè penso non sia facile neanche per lei, perchè partire ogni volta è fatica, qualunque sia la meta e qualunque l'arrivo..
ma la sua vita, la sua quotidianità, non è qui, e questo lo so bene, so cosa vuol dire, e so pure quanto è difficile per chi è qui e si sente bene qui accettare che qualcuno possa sentirsi a casa da un'altra parte...
perchè è importante voler bene stando attenti agli altri..
ma basta cambiare il punto di vista,e volgerla in positivo: il mondo è più piccolo di quel che sembra, viaggiare non è mai male e penso che sia bello e giusto cercare di partecipare alla vita di questa nuova famiglia sia da qui che andandoli a trovare, e vivere un po' con loro nella loro realtà, con discrezione e attenzione, come hanno fatto loro...
perchè CASA non è un luogo, casa sono le persone...
ecco perchè faccio fatica a mettere a posto...perchè è prndere in mano tutte le persone che son passate nella mia vita, e dare ordine nuovo a spazi e cose e..un posto..

GRAZIE a tutte le persone che affollano la mia camera...e per quanto vi può sembrare assurdo, siete DAVVERO nei miei pensieri, molto più spesso di quanto si possa immaginare, perchè per me siete Importanti...
VI VOGLIO BENE!!
mery

Comments:
mery!
l'autre jour j'ai commencé à lire ton post mais il est tellement long etje parle tellement mal l'italian que je n'ai pas fini ha ha mais tu parles de la petite, n'est pas?
ok, moi non plus, je n'aime personne, mais il n'y a pas enplus aucune qui m'attire, et il y a des fois que l'amour, comme sentiment, me manque, le problème c'est plus grand alors lol
et les hommes mariés... oh là là, dernièrement il y a bcp qui m'attirent, merde!
 
es que no habla solo de lubin, pero tb de mi vida..j'ai rangé ma chambre, j'ai vu les photos erasmus et ma vie est le bordel...pleine de gens que j'aime, quelqu'un perdu ds le chemin, quelqu'un d'autre qui reste tjours, quelqu'un rétrouvé et alguien nuevo..siempre.y me siento vagabunda de la vida de los sientimentos mi corazon vaga en mi pasado, en mi recurdos en mi presente y quiere ver un futuro colorado...pero bueno es la vida!!
un grosso besoooo
te quieeeeroo
y tb los hombres ocupados, sigh!
 
jajajaja un futuro colorado!
no sé... en la tele hay un anuncio que dice que el mejor color para ver el futuro es el rosa
LA VIE EN ROSE!!!
igual es verdad.
 
yo lo suelo ver todo negro ...
puaaaaaaaaaaaaag
hay días que me haría lobotomías
XD
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO