domingo, 25 de mayo de 2008

 

shoppinggg


preferisco fare shopping quando non ne ho necessità...
a dire il vero per me è davero fatica COMPRARE...è una scelta che costa soldi e non è reversibile!
per questo ho bisogno di una 'spalla'...
oggi Sara s'è offerta, per fortuna mia!!!e abbiam iniziato a girare girare girare come trottole in una bologna umida calda appiccicosa afosa dentro e fuori per negozi..con un'idea chiara in testa di quel che volevo, e nulla che ci somigliasse in giro...
pensavo già di tornar a casa a mani vuote
entriamo in un negozio che non gli avrei dato una cicca, ma eccoci con una commessa supersimpatica che mi prende come missione, e un'altra matta e quanto ce la ridiamo!!
provo metà vestiti presenti, umo mi sta davvero bene, peccato che sia nero!!
dopo un'ora e mezza circa eccoci fuori, con un vestito tra il marrone-verde-grigio con schiena scoperta e allacciatura all'americana, luuungo e con risvolti all'insu...più coprispalla...
insomma son uscita che tremavo, per me è sempre un colpo spender tanti sooolddiiiii!
oggi pomeriggio lupi e cda...bello forte!
ho finito il Grande Gatsby, scrittura che sa calcolare ogni parola ma pure scivolarci leggera sopra, come il vento che solleva e rinsacca tende e vestiti sospendendoli in un'atmosfera irreale...ma quando la finestra si chiude tutto torna a terra, con uno schiocco e nostalgia, una lieve nostalgia amara per quel che non c'è più...
un libro davvero affascinante, tanto che mi son trovata a leggerlo anche camminando!
grazie a chi me l'ha consigliato...nato quasi come sfida, trasformato in una gran bella sorpresa!
"così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato.."

grazie sara, soprattutto a te, di avermi sopportato oggi...grazie alla bonzi di aver partecipato, e alle commesse di oggi!!hihi
ccl: LA ROMA HA VINTO LA COPPA ITALIAAAAA!!!2-1 contro l'Inter....ottima partitaaa!!!

Comments:
jejee
io aspetterò sempre una foto del vestito!!cosí riesco ad immaginare meglio!hihi
ora stampo CV più traduzioni per la web, poi aggiorno il blog, invio CV e poi dovrò pure mettermi a fare la valigia...nn ne ho voglia!!
ma magari la fai cn me al telf!!hihi
un bacione!!
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO