martes, 1 de enero de 2008

 

si inizia!!



ok un po' triste che sia una pubblicità...ma son così monos!!^^
questo anno inizia bene, con musica in testa e sorriso e un certo spirito positivo...sarà che l'8 mi è sempre piaciuto come numero!^^
grazie a rossi che ha resco questo capodanno speciale e davveor bello
grazie a casa e a ognuno di voi
sono felice!!!
un bacio forte!
mery

ps:mirtaaaaaaaa anche a me è piaciuto tanto parlare con te al telefono staseraaaaaaa!!!ti voglio beneeeeeeee!!

Comments:
Nn ho capito molto bene la pubblicità..la riguarderò qd sarò più recettiva!
hihi
mi manchi
 
Si pure a me è piaciuta tanto, tant'è che la prima volta che l'ho vista ho cominciato a chiamare tutti "hello",ma poi mi sentivo troppo scema...
Non c'è niente da fare i bimbi hanno una marcia in più!!!
Mille baci piccola mery
 
mery!
quasi sicuro parto per madrid già il 7 gennaio, mi hanno chiamato per fare un colloquio ed io ho detto k sarei stata a madrid a partire di quella settimana..
sto facendo quello k voglio ma ora ho tanta pauraaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO