domingo, 6 de enero de 2008

 

i Re Magi...

i Re Magi viaggiatori hanno marcato l'inizio di questo nuovo anno per me...
e a poco meno di una settimana, un viaggio da tanto pensato che finalmente assume consistenze più reali!! non è poi così lontano il giorno in cui potrò riabbracciare il mio Coloc, il mio più di un fratello, che son quasi tre anni che non vedo e moltissimo tempo che non sento...
e insieme a lui rivedo pure la mia dolce Mirta, e la mia matta unica LadyLo....mammamia ha dell'incredibile!!!iniziare con un sogno come questo, e così vicino a diventar realtà...beh dà quella carica in più che serve pure per riprendere a lavorare dopo tante ferieeeeeeeeeeeeeeee!!!
e aggiungiamoci il tempo passato con sara....il pranzo di oggi in famiglia, allegro e con una buona atmosfera, i miei sempre splendidi, la Befana che stanotte ha lasciato calze e paccottiglia in terrazza ed è entrata a bersi liquore..
e...il sogno che non sembra poi così solo sogno di una casettina, magari verso il centro, e passare una sera a fare progetti sul cosa e il come, sulle stanze l'arredamento il bagno la cucina....con il mio futuro coinquilino, se questo progetto va in porto!!e io ci spero!!!
beh nella mia casa ci sarà un gatto e un divano letto, clic clac!!!per accogliere le mie parti di casa sparse per il mondo...
che bello sognare!!!!
e così domani inizierà con un bel sorriso!!!
vi voglio bene forte!
e in particolare a te, dada cara, dada sara....^^
notte a tuttii!!!
mery

Comments:
sto partendo..sto mettendo le ultime cose in valigia e come al solito, sto impazzendo perché nn ci sta tutto..
ho male allo stomaco, e una voglia terribile di vomitare..sono nervosa..
ieri mi è venuta la crisi e mi è mancato poco per dire che nn partivo più..
ma ora, sono felice, perché se le cose nn vanno bene, so che a febbraio vi rivedrò, e sarà divertintissimo!
mi manchi tanto, mery. Ti richiamo da madrid!
mirta
 
bè questi re magi se non pieni di doni erano pieni di speranze, che bello!
Mi raccomando il divano letto bello grande per contenere me e andrea... hihihi...
un bacio grande e a presto!
 
mery!!!
sn super curiosaaaa
t kiamo stasera, dimmi tu a k ora arrivi..ad essere possibile t kiamo prima delle 22h!
inizio le guide giovedí!!
wowwww
mirta
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO