sábado, 26 de enero de 2008

 
come spesso succede, la Provvidenza sconvolge i nostri piani..ed eccoci qui, di nuovo con tutte le carte sparpagliate...ma la voglia di un sorriso non manca di certo!!!perseveranti, perchè pure l'ottimismo ha bisogno di fiducia e determinazione!quindi niente piagnistei....il sorriso e l'euforia han lasciato passo alla scoperta di un Progetto diverso, che non capisco ancora...ma che avrà un suo perchè!e l'entusiasmo, la carica, non so com'è ma mi ha accompagnato in questa settimana impegnativa, aiutandomi ad arrivare al venerdì con la voglia di ridere ancora, nonostante i chilometri in bici il doppio lavoro e le sere sempre impegnate...chiamatelo masochismo, io lo chiamo un Grande Gioco allegro e contagioso...impegnativo ma...un Dono!
ringrazio il pasto condiviso con la mia dadona, l'energia dei miei pure a distanza, la presenza di sara (che c'è...;)), il contatto diretto con mirta.....e le scie d'aereo e i Segnali, che, veri o immaginari che siano, fano sognare...
ringrazio il cielo limpido della mattina, il sole e le giornate che si allungan, la notte stellata con la luna che illumina, le persone che incontro ogni giorno sul mio cammino, dai matti strani alle persone buffe a quelle che potrebbero esser personaggi di un racconto...
un pensiero prima di dormire ai Lupi che mi/ci sono affidati...ad ognuno di loro, e ad ognuno di noi Capi...e mi viene sempre in mente una frase della preghiera del Capo, 'Fà, Signore, che io possa sempre esser loro di esempio e mai di inciampo'...
buona notte a tutti, sennò poi mi addormento sulla tastiera!
un abbraccio forte forte
kaaaaaa

Comments:
sn contenta k nonostante tutto tu sia felice cm una pasqua..qui a sevilla fa un caldo pazzesco..ma sn contenta di essere qui.
c sentiamo a domani.
 
mery!!!!!!!!
nn ho più credito nella schedaaaaaaa
io c rinuncio.sn stufa di queste schede k nn servono a nulla..faccio sciopero, finché nn troverò quella k uso sempre nn compro nessuna.
cazzo! c avevo proprio voglia di parlare cn te!
:(
 
appena sono entrata al msn tu sei uscita...mica lo hai fatto apposta!
parlo un po'cn vacasombra e vado a letto..sperando k domani sia un giorno migliore...
mi manchi
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO