sábado, 15 de diciembre de 2007

 

notizie-lampo

venerdì lavoro pranzo con laura poi dentista studio,con sotofondo convegno di forza italia con berlusconi, volume a palla esattamente sopra biblioteca....una bomba qualche volta ci vorrebbe... poi adri ,finito il piacere di d'annunzio poi cena di gruppo...un trionfo!!!!
oggi studio, poi pranzo, donC rigenerante e mostra di Carimo e Binda..e cara sorella africana, è come spontaneo sentirlo di casa...
conclusione con concerto e commenti (hihi che ridere!!) e pizza...
e grazie a voi per il tempo regalato!!!mi sento veramente coccolata!!!
un grazie particolare a Laura per ieri, ai genitori dei pupi scout, ma soprattutto oggi grazie a quel tesoro della mia mamma e all'altra matta di dadasara...è davvero un piacere passar tempo con voi!!!!!
vi voglio bene forte!!!
mery

ps_stamattina sveglia con un pochino di neve e qualche grado sotto zero...speriamo bene per domani!visto che si parte col branco in caccia!

Comments:
da tanto k non sento a berlusconi,..ma neanche a te!spero stasettiman inizi meglio..
mia sorella ha l'esame domani..io givoedí...pauraaaa
tvb
 
ciao mari sono al museo, studio guardo internet e prima di andare via ho fatto un salto sul tuo blog. domani ho un esame. incroci le dita per me??
bacione adri
 
adri!!!
Tutto ok???
domani parto per madrid...
ho paura per l'esameeee
tu cdo ce l'hai??domani??
mi ricordo k era vicino...ma qdo?
mirta
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO