sábado, 1 de diciembre de 2007

 

COSì è...SE VI PARE

musica, festa, maschere...e curiosità, curiosità dilagante. è così che inizia: gran rumore, che si trasforma prima in brusio, poi vociferare, poi schierarsi..prese di posizioni, sbigottimento, straniamento...dubbio...
dietro a una domanda: qual è La verità?chi ha ragione?
così è se vi pare, conclude pirandello con un coup de théatre: ognuno è nel vero..secondo il suo punto di vista...e il Vero?c'è...ma non sempre è GIUSTO conoscerlo..

guardandola pensavo a quanto fosse attuale quest'ansia del vero, di prove concrete e schiaccianti, che però putroppo non tolgono nel cuore delle persone i dubbi, le incertezze...la Verità ci sfiora ma sembra di non coglierla mai davvero...
penso ai vari casi che suscitano ancora chiacchiere chiacchiere chiacchiere e punti interrogativi: cogne, perugia...e tanti tanti altri, TROPPI altri...

penso a come vengono trattate cose serie, la Verità svilita a notizia scoop, e Lei se ne sfugge, se ne frega delle nostre prove materiali, impronte digitali, carte carte carte verità effettuali..
e con un sorriso lievemente beffardo se la ride di noi che ci lasciamo abbindolare da ogni PRESUNTA verità, Lei che è abituata alla mercificazione del suo nome..


penso a come a volte ognuno di noi preferisce restare in superficie, di se e degli altri....perchè togliere la maschera è rischioso...pericolo di mostrarsi per quel che si è..pericolo di scoprirsi...pericolo di scoprire gli altri...e di rimettere MOLTO in discussione...ma cavoli questo coraggio CI VUOLE!

(questo è un corollario di un discorso più lungo e complesso...che riguarda coerenza nelle scelte, capacità di mettersi in gioco per davvero e non perchè così SI DEVE...)


ok scusate ogni tanto il mio lato filosofico-letterario emerge, ma ora lo ridimensiono..
grazie a laura e al suo sorriso sincero, grazie ad adri che mi fa ridere sempre, grazie a sara che fa le corse...e che non manca mai(e mi sembra sempre di nn riuscire mai a dimostrarti abbastanza quanto ti voglio bene..):le mie compagne di teatro di stasera!
NICOOOOOOOOOOOO!!!-6!!!!coraggio!!!!
frappa grazie per le coccole, le prendo da ora, ne approfitto meglio quando ti vedo!^^è bello saper che ci sei!

concludo con una frase trovata proprio sul blog di frappa:

La vita è ciò che ti accade quando sei tutto intento a fare altri piani
e penso ad ognuno di noi....penso che la vita sia fatta sì di progetti, ma anche dal vento che arriva e li rimescola creando qualcosa di nuovo, imprevisto, travolgente!
buona serata e buon sabato a tutti
un abbraccio forte!
mery

Comments:
Il rischio di togliersi la maschera, talvolta, sta nel fatto che poi chi ci sta davanti potrebbe spaventarsi; non son poche le persone che hanno BISOGNO di vedere una maschera...quelle a cui poi non si può mostrare sentimenti veri, idee reali, progetti concreti... troppa realtà, tutta insieme, può far fuggire la gente. E' per questo che ho imparato a toglierla gradualmente, studiando le reazioni.... lo so, non è il massimo dell'autenticità, ma quando ci rimani scottato, poi, sei costretto a prendere le contromisure.
Baci,
Davide

P.s. stasera prima riunione di zona da incaricato...penso di non essere andato malaccio...staremo a vedere!
 
è strano vedere k tutte le frasi importanti ci siano in tutte le lingue!!hihihi
mirta
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO