sábado, 24 de noviembre de 2007

 

pioggia in bici...

si, chiaro...a guardar le previsioni del tempo magari ci si fa un'idea un po' più precisa di come uscire di casa....ma...stamattina era pure più caldo degli altri giorni!
esco in bici, passo a vedere se trovavo quella rubata, che mia sorella vede sempre in giro e io mai, e ovviamente non la trovo...
come perceval alla ricerca del graal... la sua quete ha un unico oggetto del desiderio, che il cavaliere rincorre e a cui si avvicina costantemente, ma questo gli sfugge..le persone attorno a lui vedono l'oggetto che lui cerca, ne danno atto, testimonianza...
così io col mio Bolide Ufficiale: mia sorella lo vede di continuo...lei dice che la bici la sta chiamando, e a lei si rivela perchè è lei che vuole...
forse che io nn sia ancora all'altezza dell'oggetto della mia quete? nn ancora pura abbastanza per ritrovarlo?
perdonate il paragone letterario, ma vivo immersa in racconti di vite di altri...(e quanto mi piacciono!!!e quanto diventano parte integrante di quello che sono, e di come leggo poi il mondo...)
divago, ma si scopre pure nei giornali un cumulo di allusioni che si dipanano sotto i tuoi occhi quando leggi un po'...è come un codice, un secondo livello di lettura, che permette di andar un po' più a fondo delle semplici parole, di sollevare la polvere e scoprire l'allusione, col suo sapore, spesso acidulo e sarcastico, polemico o elegiaco, di tutto un Passato...è una porta aperta su mille altre...il mondo che c'è dentro una parola...già Dante lo sapeva!!(Convivio, II, cap.1 http://www.scuolaonline.wide.it/Pagine/G28.html )
vabbè riprendo le fila del mio discorso: dopo l'Ortis, esco da biblioteca verso l'una, devo comprar limoni e tornare a casa (in bici, ovvio!), per pranzare tutti insieme..
se non fosse che...piove!e vabbè si è già tornati a casa altre volte con la pioggia...

ma..

1.perdo un guanto...nn è la prima volta, ma ci resto un po' male, anche perchè questi guanti si son già fatti ritrovsre mille e mille volte, quando ormai nn ci speravo più...speravo fosse una finta pure stavolta...ma....per il momento, guanto nn ancora pervenuto
2. piove più forte di quel che credevo, e i freni sulla pioggia nn funzionano un granchè
3. la pioggia bagna gli occhiali(e oltre la pioggia...gli occhiali si appannano!;)
per fortuna il cappuccio mi protegge un po'..
ma presto la pioggia aumenta, il giubbotto s'inzuppa, e l'acqua mi impregna pure le ciglia, nn riesco a tenere gli occhi aperti, sarà che ero controvento forse o cmq nella direzione sbagliata rispetto alla pioggia...

bene o male mi destreggio, prego in bici, ormai è una costante, e mi va fatta incredibilmente bene...fradicia fradicia fradicia riesco ad arrivare, senza neppure un accenno di pericolo, a casa...

così fradicia che i jeans schuimavano e grondavano, le scarpe giubbotto felpa da strizzare, bagnate pure le mutande...hihi
mi son praticamente spogliata davanti al portone di casa per nn bagnare...

e una delle mie più grandi preoccupazioni durante il viaggio: I LIBRI!!!per fortuna tutti asciutti.

clima in casa un po' strano, papà dice che è il tempo che cambia, forse è proprio vero..
mamma e papà sono davvero meravigliosi, hanno un occhio di attenzione e una pazienza tutte speciali, sanno cogliere i momenti... o almeno...mamma ha saputo cogliere alla perfezione il mio di oggi...e ci si sente fortunati, e voluti bene..

ripartita, pome scout, i cuccioli frizzanti, danno energie invece che toglierle!!

e torno a casa stasera e trovo i miei due matti coinquilini che hanno finalmente montato il parquet al muro (poggiaschiena), felici e buffi e stanchi....è venuto un lavorone!!!babbo è un artista!ed è bello ritrovarsi tutti un po' più felici a tavola, stanchi ma felici...
mica servon grandi cose..

ieri la serata con adri, (ormai..io con tua mamma, mauvaise réputation,;)!hihi!), piena di chiacchiere riso cioccolata e francese...conosciuto pure una belga supersympa!che ridereeeee!!!!!
oggi lupi e casa...e si, a me basta poco...

se questo è poco!!!

mirtaaaaaaaaaaaa a domaniiiiiiiii!!!che ne dici, sacra conversazione oppure niente codici?hihi

Comments:
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mi è tanto piaciuto vederti ieri sera! è stato bellissimo!
ma il guanto?? nn hai sbgliato gg?
spero kiamarti domani, appena trovo un po' di calma in qsta casa.....
 
ciao vagabonda. oggi ho avuto a pranzo un'amica di parigi e la musica del tuo blog ci ha fatto da sottofondo... mercy
 
p.s. dammi la tua mail. ciao
 
Ohi piccola bolognesina, ma hai cancellato il mio commento sul post precedente, o sbaglio? No, perchè potrei anche sbagliarmi, sai che sono rincoglionita, ma mi sembrava di averlo commentato, ma potrei anche sbagliare.
Comunque...
Hai cambiato la palaylist, bella questa!
Anche a me ieri ha preso pioggia in scooter, ma poi a casa mi sono asciugata e mi sono fatta anche un pò coccolare!
Oh, ma lo sai che tra 10 giorni ci vediamo?! GIOIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(si capirà la mia felicità?! hihihi...)
Mille baci!
 
Ciao bella, visto che tu parli con i romanzi io ti rispondo con una canzone..... ebbene si il tuo racconto mi ha fatto tornar in mente una canzone di Francesco...

Ma bella più di tutte è l'isola non trovata,
Quella che il Re di Spagna s'ebbe da suo cugino il Re del Portogallo
con firma sugellata e bulla del pontefice in gotico Latino.
Il Re di Spagna fece vela cercando l'isola incantata,
però quell'isola non c'era, e mai nessuno l'ha trovata.
Svanì di prua dalla galea, come un'idea;
come una splendida utopia è andata via e non tornerà mai più.
Le antiche carte dei corsari portano un segno misterioso,
ne parlan piano i marinari con un timor superstizioso.
Nessuno sa se c'è davvero od è un pensiero;
se a volte il vento ne ha il profumo è come il fumo che non prendi mai!
Appare a volte avvolta di foschia, magica e bella,
ma se il pilota avanza, su mari misteriosi è già volata via,
tingendosi d'azzurro, color di lontananza.
Il Re di Spagna fece vela cercando l'isola incantata.

Dai sorellina, prima o poi arriverai al tuo Eldorado... Bacio
 
ciao gioia
che bello il tuo blog! e ci sono anche io! quella serata è stata divertente ma poi la belga l'hai più sentita, che tipa strana.. viene in italia per fare politica! bacio grosso
adriiii
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO