viernes, 23 de noviembre de 2007

 

è per te...

La scelta è quel processo mentale di pensiero implicato nel giudizio del valore di diverse opzioni a disposizione che si conclude con la selezione di una di esse ai fini della conseguente azione.
Semplici esempi possono essere la scelta di comportarsi personalmente da buono o da cattivo, o la decisione in merito alla strada da prendere per fare un viaggio.
La scelta si manifesta anche nella selezione della giusta parola da utilizzare in un articolo. Si parla inoltre di scelta saggia in riferimento a una scelta le cui conseguenze, in un esame a lungo termine, possano riscuotere un ampio consenso. (wikipedia)

la nostra vita, dal quotidiano al progettarsi pensando al futuro, è fatta di scelte.e pe chi si pone un po' di domande, per chi si lega alle situazioni in cui vive, scegliere è SEMPRE difficile... bisogna fare un'analisi su di sè, e sulle ipotesi, e sui propri sogni, e sul quanto poi questi sogni siano effettibilmente realizzabili...

il famoso giusto equilibrio tra ragione e sentimento...o almeno a volte si vorrebbe esserne capaci, per metter a tacere i dubbi e le domande, che nn ci permettono la scelta davvero serena.

ieri ne parlavo giusto con nico (nico...ehe questi discorsi nn sembrano poi tanto nuovi, eh???grazie perchè è bello parlar con te!^^!!), progettarsi alla lunga spaventa sempre un po', e uno dei miei stratagemmi per vincere la paura è nacondersi il progetto grande e lavorare sul piccolo...un tranello a se stessi che permette di non scappare, e che alla fine ti prende fino al punto che dimentichi la paura da quanto il Progetto ti piaceed è forte..
ma come capire qual'è la scelta giusta?
penso che ogni scelta sia giusta..
1-perchè se è scelta, allora c'è sempre dietro un pensiero
2-perchè se è scelta c'è pure passione dietro!
3-perchè chi può mai dirlo se sia scelta sbagliata o no? è un nuovo mondo che ci si apre...e che ci crea, e si ricrea con noi...che ci mette a fianco persone importanti, belle sorprese e situazioni difficili....e poi torneresti davvero su una scelta fatta???
4- perchè per fortuna il Signore nn ci lascia mica soli...

...ed ecco che lo scoutismo c'entra pure qui: il Grande Progetto è quello di aiutare ogni singolo bambino a crescere e maturare per arrivare ad essere un Uomo e una Donna della Partenza, capace di fare scelte consapevoli ed assumersi le responsabilità delle conseguenze...

è questo in fondo diventar grandi...

la paura rimane e tanta, l'indecisione nn se ne va via...ma nn si scappa neppure, e la scelta si fa...proprio come stai facendo tu ora, dolce Mirta...
ogni strada ha il suo periodo di adattamento, non ti spaventare..
sappi che nel tuo cammino non sei sola...ti sono vicina!!
un abbraccio forte!!!
mery
E la strada si apre,
passo dopo passo
..ora..!!

Comments:
Abbiamo bisogno di ossigeno per vivere, questo è certo. Le cose che perdiamo durante la vita non le ricordiamo tutte. Di sicuro sono tante. Ogni qualvolta facciamo una scelta , ogni volta che ci troviamo di fronte ad un bivio e prendiamo una direzione abbiamo inevitabilmente perso qualcosa. Cosa sia possiamo anche saperlo ma non è importante, ciò che veramente conta, forse, è l’effetto che avrebbe avuto sulla nostra vita, e quello fortunatamente non ci è dato saperlo. Scelte giuste o sbagliate chi può dirlo, di sicuro abbiamo bisogno di respirare, scelta facile. d.o.
 
è che non ci si pensa spesso, ma ogni nostra azione è una scelta, fino dal sveglaiarsi al mattino, invece che stare a poltrire a letto... la difficoltà è proprio averne la consapevolezza, e vivere alla luce delle piccole grandi scelte che facciamo... e guardare a testa alta il prossimo bivio, certi che qualunque strada si scelga sarà sempre e comunque una gran bella avventura, o un gran bel gioco, comunque qualcosa in cui siamo chiamati in prima persona a fare la differenza... In bocca al lupo, e non avere paura... fai un bel respiro, tira le fila di quello che sai e puoi, e via, ce la puoi fare!
 
è bello sentirti vicina..è davvero qlc che mi rassicura..ovunque vada so che tu, Lo e alcuni altri vengono cn me..come io con voi..
nn sn tanto di sicura di aver fatto la scelta giusta..speriamo che sia il periodo di addattamento k dicevi!
ti voglio bene!!
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO