viernes, 30 de noviembre de 2007

 

-7!

manca una settimana a Roma e nn vedo l'ora!!!
questi son giorni carichi, giorni di poco sonno e di molte energie, giorni di tante cose da fare ma finchè si fanno si è come su un treno...l'importante è nn fermarsi (e...non cadere dal palco!hihi)..
ieri riunione di coca, finalmente rilassata e divertente..stasera teatro!(un giorno libero da scout!incredibile!)con sara adri laura e chi vuole aggregarsi..COSì è SE VI PARE!
e per un giorno dismetterò i panni da babysitter(spochi di biscotto plasmon e di bava di bimbo) per mettermi finalmente in abiti 'civili'...perchè per andare a studiare in bici è inutile vestirsi bene...ma ogni tanto ce vo'!!erano un po' troppi giorni che mi sentivo più zingarella punkabbestia che persona...vestirsi per automatismo con le prime 3 cose che ti vengono sotto mano, tanto...
e così oggi lo dedico a me, domani cda, domenica caccia, e lunedì???se è libera quasi mi stupisco!
sono giorni in cui mi sento carica, come dicevo, ma nn so quanto reggo ancora... ho davvero una gran gran voglia di coccole, mica per forza di fermarmi o rallentare i ritmi, semplicemente aggiungerci una sana dose di coccole...perchè per quanto uno sia carico o finga di nn averne bisogno (cosa che io nn riesco a fare molto!!hihi) di bisogno ce n'è sempre eccome!!
mirta brava che sei riuscita a comprar la scheda!!oggi pome son a casa...sarà la nostalgia latente di sara nei giorni scorsi..ma davvero avrei proprio una gran voglia di qualche giorno sereno con te!
un abbraccio forte forte
da quest'ultimo giorno di novembre..
capitan jack, il tuo giorno si avvicina...
un abbraccio forteeeeeee!!
mery


ps: c'è la ninnananna cocci che si chiama eirene..e non sapevo il perchè...ECCOLO!

Eirene o Irene (dal termine greco Ειρήνη) era nella mitologia greca la dea della pace, di cui costituisce la personificazione. Figlia di Zeus e di Temi era una delle Ore. Il corrispondente nella mitologia romana era Pax.

« Poi Zeus sposò la lucente Themis, che diede alla luce Horai (Ora) ed Eunomia (Ordine), Dike (Giustizia) e la fiorente Eirene (Pace), colei che dà significato ai travagli degli uomini mortali. »
(Esiodo, Teogonia, 901)

La dea era raffigurata da una giovane donna recante, in una mano, un ramoscello d'olivo con la cornucopia e nell'altra Pluto, simboli di quella ricchezza e dell'abbondanza che solo la pace può donare.

wikipedia



Comments:
Gioia bimba, ancora una settimanella e ci rivediamo! Son proprio contenta!
Bei giorni che stai passando, indaffaratissimi, e purtroppo anche io e così non ci becchiamo più su msn, ma fra un pò... dormiremo di nuovo insieme, core a core... hihihi...
Mille baci!
 
Beh se vuoi un po' di coccole, ricorda che io ne ho sempre un sacco pieno da distribuire a chi ne ha bisogno (l'altra sera è stata Giulia a venire in cerca!)e se non ho capito male quello che mi ha detto Mario posso dartene finché vuoi domenica a pranzo visto che sarò con lui al campetto a Bracciano. Detto questo ti lascio un paio di 'strucotti' in anticipo e ti auguro buona notte.
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO