jueves, 25 de octubre de 2007

 

you and me...bologna torino in diretta!

capita che a volte la Provvidenza provveda per te..
capita che una delle persone a cui tu tieni di più, dalla spagna sbarca a torino e tu non puoi spostarti da bologna...
capita che come per magia, sarà la fatina delle comunicazioni, gratuitamente ti si attiva una promozione per parlare gratis senza nessun costo...
coincidenze?beh non ne potevo sperare di migliori!!
capitano telefonate alle 8 di mattina tra taxi e babysitteraggio, a ridersi un po' addosso per stemperare la tensione e sperare che l'autista non ascolti...
capita che una persona lontana ti aiuti a trovare una signora che hai perso nel casino generale...hihi
capita di sentirsi circa 5 volte al giorno anche per delle mezz'orette e aver sempre qualcosa da raccontarsi, e avere ogni volta il piacere e la voglia di risentirsi...
capita di chiamarsi pure all'una di notte e passare una buona parte della serata a chiacchierare con tutta la comitiva, seppure al telefono, e assistere a chi si prende un'altra doppio malto, chi si compra via internet un kit per il furto(economico!hihi)e gli venga voglia di scassinare una bici in pieno centro, mentre un'altra fa pipì alla luna e ci mette mezz'ora a scegliere un posto riservato per poi non trovarlo e sceglierne uno..hmm..con almeno una bella panorammica!!
capita che gli amici dei tuoi amici diventano pure i TUOI amici, per la proprietà transitiva degli affetti, che funziona solo se i legami sono forti...
capita di chiamare pure mentre sei dal dentista perchè lei parte in quell'istante...e scoprire che rischiava di perder l'aereo, e che per fortuna che la partenza era ritardata!!
capita di rimanere al telefono, fino al momento in cui la hostess di terra non ti chiede la carta d'imbarco...
capita di sentirsi come se in realtà a torino ci fossi stata davvero, con te alla conferenza, con te a fare festa, e pure a prender le coccarde....con te all'imbarco...
e ora quanto mi manchiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
sarà la pioggia, saranno un po' di pensieri grigi, o la settimana molto piena...ma sono un po' giù ora, dopo l'entusiasmo dei giorni scorsi...crisis post mirta?;)
quindi....questo post è destinato a te, donna in carriera..graaazieeee!!!!
è bello condivider vita con te!!
ti voglio bene

mery

Comments:
mamma mia!!k bello quello k hai scritto!!anke tu mi manki tantooo..oggi giornata piena, è stato cm se fosse lunedí..t racconterò..Carlo mi ha ringraziato e ha detto davanti al Segretario Generale che la sig.ra spagnola ha scritto per dire k ero stata di gran aiuto e una professionale..wow!
poi, mia sorella maria finalmente ha trovato lavoro a Madrid, quindi immagino k fra un mese si trasferirà qui..io nn so più k fare..sn serena ma di nuovo in crisi..
ho svuotato la valigia e l'ha riempito di nuovo, domani parto per sevilla, saremo tutti insieme, mai cosí dalla laurea..appena tornerò a madrid mi darò una mossa e deciderò k fare..
ti voglio bene! sei la mia costante in questo periodo di incertezza!
sogni d'oro, dolce mery!
a presto
mirta
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO