domingo, 28 de octubre de 2007

 

un'ora di notte in più..

tra i tanti regali di questa giornata semplice e positiva, se ne aggiunge un altro...quest'ora di tempo in più, per potersi fermare e coccolarsi un po', bella musica di sottofondo e i pensieri che scorrono e un libro che non vede l'ora d'esser divorato..
tempo ritrovato...il quaderno è ancora perso, ma la rabbia e il nervoso di ieri, oggi mi hanno lasciato in pace (come mi capita quasi sempre, la svolta inizia dalla sera prima..quattro chiacchiere, magari sogni..)..
così risveglio di buon umore, in compagnia allegra e serena, ed è bello ridere già al mattino...soprattutto quando semplicemente il giorno prima avevi i nervi a fior di pelle..
restare in pigiama, far colazione, metter su della musica, senza troppa fretta..
preparare il tavolo da lavoro, disegnare, mischiare i colori a tempera, dipingere i cartelloni per i lupi nel pomeriggio...
e quanto mi diverto!e mi rilasso...e sono soddisfatta, e mi piace...e so che le mie 'creazioni' verranno scarabocchiate distrutte buttate magari....ma poco importa, è bello lo stesso!è bello darsi da fare per persone a cui vuoi bene, ed esser creativi per loro!
quindi, mattinata in pigiama..


poco prima di pranzo, telefonata inaspettata: da un posto lontano lontano, dove c'è parte di me..lucia dall'altro lato della cornetta, per fare il carico di fiducia, per sentire che non siamo poi così lontani,ed il mondo sembra più piccolo...e il bene è forte, soprattutto nella condivisione..
e mettendo giù, tutti in casa ci sentiamo più leggeri, quasi euforici!


mentre babbo fa la donna di casa e apparecchia, doccia per me..e FINALMENTE NON DI CORSA...


a pranzo ci siamo tutti, e tutti di buon umore(si riconferma il mio pensiero sul sabato di qualche tempo fa!)...sarà l'umidità, ma si canta si ride e le canzoni e le poesie volano utilizzando ogni parola come pretesto per venir fuori...e quando babbo recita dante, non ce n'è per nessuno!!?la bocca sollevò dal fero pasto...'
e si ride, si ride tanto, è bello sentirsi famiglia...e quando l'ospite arriva in questa bolgia, magari si sente un po' stranito, ma l'allegria contagia..


partendo di buonumore, pure coi lupi è stato un successone: pochi, ma carichi...c'era INCREDIBILMENTE tempo per fare tutto...giocato tanto, lealmente, cantato tanto, e forte e bene..e riso di gusto!!!e scopri di voler bene ad ognuno di loro,e non perchè è il tuo ruolo, ma perchè non ne puoi fare a meno...pure quando ti fanno perder la pazienza..
che dire?dopo una giornata come quella di ieri, non avrei mai sperato in questo..in TUTTO questo!!e ora mi godo ancora un po' questa lunga notte,e penso a ciascuno degli artefici del mio sorriso..


bello succhiare la vita e assaporare ogni goccia di felicità, ogni istante..e lasciarsi cullare, accantonare i pensieri e lasciarsi cullare..lasciarsi calmare, via il pianto isterico che ha gonfiato il petto, che fa venir le coliche..


una canzone semplice e dolce, due braccia forti che sorreggono, che avvolgono, e addormentarsi, abbandonarsi al sonno, col respiro che si fa via via più regolare..

non so se vi sia mai capitato di cullare un bambino, di addormentarlo tra le vostre braccia...è qualcosa che a me incanta sempre, c'è di base un bene grande che rasserena.(..è un gesto d'amore che ha come risposta fiducia e abbandono..detta così sembra chissà che, ma pensateci...il bimbo non si rasserena e non si abbandona al sonno se non vede in te una persona di fiducia, che gli vuol bene..)



notte d'oro ad ognuno di voi...

ah...ultima cosa bella che mi ero scordata di dirvi: oggi è tornato il sole. davvero...e stasera una bella luna serena, senza aloni, rischiarava questa notte per tenere compagnia a chi il buio lo teme..

buona domenica a tutti!
mery
ps: mirta la foto con quesito è per te...le coperte mi ricordan pure uno dei tuoi pigiami, quello rosso...;)te quieeeroooo!!! mirta mona!!

Comments:
è proprio il fratello gemello di quesito!!mamma mia!!
mi manki tantooo
pufff
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO