sábado, 13 de octubre de 2007

 

questo sabato che sembra domenica...

oggi è stata una splendida giornata, sembrava proprio domenica-........
dormito fino a tardi, praticamente quasi 8 ore (e per me cio' ha dell'INCREDIBILE!!!), svegliata serena e allegra, colazione con mamma buffa...poi ho aperto le varie riviste scout accumulatesi in quest'anno e mi son messa a leggermele. e ci ho trovato spunti interessanti, argomenti da rimettere in discussione...insomma...era ora che le tirassi fuori!
e in mezzo c'ho trovato pure l'interculturalità..nico come non pensare a te!!1
ieri 4 chiacchiere con quella matta dell'ale, che ormai ogni volta che mi sente si caccia a ridere e non la smette più, che è andata a vedere il suo vestito per il matrimonio (si perchè le tra 8 mesi si sposa!!!!e son già -2 da agosto...), che ci ha già inserito nella sua lista degli invitati (nico, davideee----tenetevi liberiiiiiiiii!!che si va!!!), e stamattina altre 4 ciacole con il mio ammore romano.....nicooooooooooooo!!vedi quanto ti penso....^^(ps: e il primo appuntamento è andatooooooooooo!!^^GIOIAAAA!!in bocca al lupo per domani, ma andrà sicuramente bene..)
poi giretto al supermercato sotto casa, un saluto alla mia cassiera preferita, poi pranzo, con calma, e gioioso, sereno...col sole!!finalmente senza fretta...bello ritrovarsi in 4 di casa a parlare di cose che ci stanno a cuore, attorno a un tavolo...e allora la senti, la vivi la famiglia, per davvero...quando senti che le radici sono quelle, quando vedi che dietro a quello che pensi c'è un mondo fatto di esperienze condivise che ti fanno forza...quando vivi l'interesse, l'attenzione, il bene forte, dimostrato in modi diversi, ma sempre presente!
e ogni volta si finisce col parlare della loro storia, perchè è così bella, così vera, così piena di speranza, pur nelle difficoltà...
e così è più facile esser di buon umore, e quasi pure arrivare a studiare, magari allo stesso tavolo di mamma che legge, con piccole interruzioni reciproche per leggerci quel che ci colpisce..
quanto mi ci diverto con questi due matti che vivono con me!!
sento forte, come dicon sara e la bonzy, che sono una zingarella e ch epresto riprenderò a vagolare per il mondo...
ma è bello godersi casa e starci bene, senza sentire il bisogno di scappare...solo la voglia di viaggiare, sapendo ogni volta di poter ritornare... e ci sarà sempre un sorriso, un piatto caldo al volo, qualche lamentela sul disordine, e tanto tanto tanto bene non detto ma presente!

oggi sono felice!
volevo scriver poco
ma anche stavolta ho sforato..e poi parlo sempre delle stesse cose...che noia!hehe!
mirta sono un po' preoccupata...per te ci sono sempre, lo sai...attendo tue notizie!
un abbraccio a tutti
e buona domenica!!!!


Comments:
oggi rientro a madrid..mi è piaciuto molto quel k hai scritto
ieri sera tante birre, sn arrivata a casa alle 4h, ma serena.
t racconterò
mirta
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO