lunes, 10 de septiembre de 2007

 

RAININ IN PARADIZE

innanzitutto ieri è successo qualcosa di più unico che raro, sono andata a nuotare!vabbè niente di miracoloso in genere, ma per me...beh un po' si!grazie dada!
poi..

gente che va e che viene...settembre è sempre un po' l'inizio di una vita nuova...

c'è chi se ne va lontano, non per scappare ma per riiniziare: buon viaggio Francesco...un abbraccio forte!!
c'è chi rimane lontano..vedo il video di manu chao nel blog di frà e penso alla lucia, penso a lei che non so neppure come stia e a mamma e papà splendidi che la vanno a trovare, perchè 'se maometto non va alla montagna..'..si' i miei son proprio una roccia! penso a mia sorella sara che questo coraggio ce l'ha molto più di me...il coraggio di prendere e partire, di non pensarci troppo su, di non starci male, di sorridere e fare...
in questi giorni ettore (il bimbo che babysitto) s'è ammalato, oggi aveva un po' di febbre, gli è praticamente cresciuto un dentino..l'inconveniente è che ora non sto troppo bene neanch'io...aspirina salvami tu!!
in questi giorni ho visto persone a cui voglio un gran bene stare tanto male senza poterci fare molto...

oggi ho avuto la fortuna di poter regalare un fiore e un sorriso ad una di queste..

ho avuto la fortuna di fare una telefonata all'ale che oggi compie gli anni, e d ridere con lei ancora, tanto..

ho avuto la fortuna di ricevere una telefonata che mi ha stampato un sorriso in faccia..e lo stomaco va un po' meglio (forse!hihi) e la febbre non esiste se non c'è termometro, ma soprattutto se c'è un viaggio in programma!;)

oggi dante mi si è concesso, la sua avventura è iniziata per me al tramonto, in piazza maggiore...con tutto il suo fascino...hmmm sto bene?mi sta venendo voglia di studiare????

hiih la febbre!!
un grazie forte ad ognuno!
mery















Comments:
... stare male è solo una illusione... se uno se ne fotte, passa tutto... ahahah!
 
neank'io ho capito una cipolla ma sto ascoltando il nuovo cd di ismael serrano e il tuo post mi sa di poesia...sarà poesia di sicuro.hihi
sn a casa, ora studio un po'..t farò un paio d squilli alle 21.30..ho voglia d parlare cn te!!
mi manki
mirta
 
figa di bologna..vado a letto..buona notte!!
 
Prima di leggere questo post pensavo che Dante fosse un participio presente;) Grazie per avermi illuminato.Eh eh eh.Scherzo.Cmq buona guarigione.Ciauz
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO