jueves, 13 de septiembre de 2007

 

ecco le cose che amo di più...



...anche una giornata iniziata non troppo bene può finire col sorriso...
e domani si riinizia meglio!

ps. oggi (o domani, o in questi giorni insomma!!) è un giorno speciale...ormai è già il secondo anniversario, e dirlo così sembra già tanto-!!!anche perchè il tempo passa ma non si sente troppo...
son già 2 anni che vi ho incontrati per la prima volta, insieme (me lo ricordo come se fosse ieri!;))...e quest'anno l'idea di rivedervi in molti in francia...beh contribuisce al buonumore!

pps: oggi quella matta di sara mi ha commossa...EDUUUUU te echo de menos, coloc!!!on va se voir bientooot!!!(y sofula tb!!!!!)
coraggio luci
forza mirta per la tesi!!!ghe semo!!e scegliere eè sempre dura, ma....farai la scelta giusta!
lore te quiero, puede ser porque veo un poco de mi locura en ti...
luz podemos escribir un roman sobre tus aventuras...nos vemos pronto?en burdeos, paris tours italie...peu importe!

ppps: siete il mio pensiero felice....

Comments:
...intelligente e riservata... mi sembra che hai raggiunto la dimensione giusta della vita... i miei complimenti non vanno al tuo blog, ma alla tua vita che sembra dolce e felice... p.s. i tuoi genitori sono troppo in gamba!... p.p.s. ai miei complimenti si associa Lila...
 
anche tu sei il mio pensiero felice...oggi ho salutato barbara..è difficile lasciare le persone..k palle di vita!cmq penso molto alla frase che aveva detto Jesucristo a Lorena..il mondo è molto piccolo e la vita è molto lunga...
c vediamo fra pochissimoooooo
tvb!!!
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO