martes, 7 de agosto de 2007

 
eccomi qui di nuovo...
tornata dalle vdb (vacanze coi bimbi scout), con tanto sonno, un po' di lividi, un po' di beccotti, un gran sorriso (perchè sono troooppo dolci!!!) e un po' di nervoso, come ad ogni riordino-pulizie-rientro...
ieri in condizioni normali l'avrei passato interamente tra letto e bagno, e invece primo giorno di lavoro..8-45, 16-45, in banca... poi di corsa a casa, per l'anniversario di mamma e papà, 40 anni quest'anno...che dolci!
così teneri che hanno voluto svegliarsi con me la mattina, e al mio ritorno papa' aveva sistemato la bici..
beh tornata c'eran già parenti a casa, ognuno con la propria storia da raccontare, 'macchiette' che fa sempre piacere vedere...e insieme son proprio buffi!!si riscoprono pure legami e relazioni che non si vedon nella quotidianità, e viene quasi fuori il lato timido di papino e quello scherzoso degli zii...
beh messa comune, moolto carina, con papà col magone che commuove e si commuove...mamma in tinta, tutti euforici, una strana mezcla tra festa di paese e nostro quotidiano..BELLO!!
avevanotutti tanta voglia di ridere e stare insieme, e io pure..
anna e sara han davvero fatto un bel lavoro!!e io rimango a godermi il frutto delle loro opere, da vera pigrona..
e di nuovo a lavoro, pure oggi, con la cacca arretrata e una gran voglia di chiamar marta (e perchè no sognare un po' qualcosa di bello insieme..)...son giorni che vado a letto con le galline, ma al risveglio c'è sempre un buon motivo per iniziare la giornata col sorriso!!!
son giorni che non mi do' alla vita msn, giorni di preparazione del viaggio di ma' e pa' in egitto, tra una settimana..
giorni intensi!in questa vita di transizione, nella no man's land della bologna vacanzifera d'agosto... ebbene si, anche questa è una delle mie vite!
un abbraccio!
mery


Comments:
ciccina, non sei pigra, hai fatto altro, è giusto che chi c'è lavori anche per chi non c'è! e poi non siamo mica schiaviste, come facevamo a chiederti di più? ci sei stata, ed è la cosa più importante... ci sei stata con le cugine e con gli zii, a volte mi dico che sono io la più intrusa di famiglia... non sanno neanche come mi chiamo! bacio!
 
mery mona!!l'ho letto al lavoro, ho dato anche un'occhiata a quello di sara..bello!! mi piaciono i tuoi, sn l'esempio k l'amore vero dura per sempre cm i diammanti...

ho aspettato tutto il giorno il tuo sms cn il num dell'ufficio...ma solo qd tornavo a casa nella metrò mi sn ricordata k ero io quella k doveva far lo squillo per farmi dare il numero..k scema!!!soprattutto perché ho avuto un casino di tempo libero, ho persino scritto tesi (qllo k nn ero riuscita a scrivere ieri)..
ho conosciuto la moglie e la figlia di Carlo..proprio ieri k te ne parlavo..hehe..molto bella..e la bambina mi ha guardato un attimo e si è messa a ridere!!hehe
c sentiamo!!(ho spento cell spagnolo cm mi hai consigliato..ieri ho inviato sms..ma non tanto cattivo!nn c riesco!! haha)MI MANKI
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO