lunes, 23 de julio de 2007

 

racconti di viaggio

c'est tjours difficile de rentrer chez toi et raconter...
bcp de pétites choses qu'on peut pas bien expliquer sans grands discours..et voilà, je m'adapte...je ne raconte presque rien..
les paroles s'envolent, les sensations restent..
1. libérté, liberté d'avoir la tete vide, parce que JE SUIS EN VACANCES..et tous les problèmes tombent, se rélativisent, passent..liberté de voir champs autour de toi, de pouvoir voir l'horizon..liberté d'etre telle que je suis..
2. découverte, de gens que je ne connaissais pas...ou peu..gens bizarres, merveilleuses, imprévedibles... découverte de lieux, d'amitiées nouvelles...(la première fois que je me couche avec un inconnu, jejejejejeee!!alessandra, on a dit qu'on est soeurs!hihih)
3. quotidianité...révoir tours et les gens de tours, comme si rien ne se soit passé...comme si c'était le jour avant qu'on s'était dits au-révoir...cristian à la ganguette plus sympa, avec ses histoires aux limites du réel, et une copine FILLE DES DIPLOMATES!!!hihi!!histoires de révolutions comme tjours...et jesus christo con una flor pintada el el pecho, qui nous réconnait et nous dit: sulement 2 jours??pourquoi??..mono!!et adrian..qui te régarde et TE CONNAIT...non solamente riconosce, lui ti, ci conosce...si ricorda, parla di me e di te, non di persone senza nome...;).quotidianité avec lore, que bueno que bueno!!!
4. déceptions...peut-etre sans raison..ms déceptions qui font mal, surtout parce que pas prévues du tout..précédues d'illusion..heureusement la loire nous apprend le sécret de la vie: l'eau passe sous les ponts...il faut laisser couler...meme si je ne comprends pas...(et voilà, ecchymose..le juste mot, trouvé par hazard par le fantome..)..et peut etre que j'ai laissé memem moi des bleus...
5.condivision...marie..je t'aime!!sei una persona davvero speciale...en français pas de traduction pour ça!micheal et lore...que bueno hablar juntos!!os quiero1!...mirta..come sempre...non potrei senza!!.todos mis compagneros de viaje..que bueno que bueeeno!!!
porque compartir la deception, parece mas simple, el problema mas pequeno...
6.optimisme..c'est le parfum de la vie!!encourager pour se faire courage,'sorridono e cantano anche nelle difficoltà'...s'inquieter ne résoud pas les problèmes!!!è bello scoprirlo ridendo in un'attesa che avrebbe potuto provocar crisi di nervi e si è sciolta in amicizie e risate...

et voilà!
ora si riparte!

un grosso bacio
mery

Comments:
ouais mais je crois que c'est la dernière fois de tu sais déjà quoi! ha ha ha, la prochaine pas avec des inconus, ou au moins pour moi.
Je t'aime. Bisous.
Lo.
 
mi sei mancata tanto!!! a sevilla è andata bene, a parte qualche problemino che ti racconterò appena abbia voglia di uscire da casa a cmprare la scheda!hihi, sto diventando pigronaaaaa
 
ciao eterosessuale seria!!!ho una enorme voglia di ridereeeee...ho mangiato al burger king un menu XXL, cosí diventerò grassa e sarò eterosessuale seria!! e kissà se salirò sul tetto ad ascoltare della musica mentre vedo i poliziotti arrivare...e chissà se qualche passante sarà bello, etero e l'uomo della mia vita..cosí mi butto e cado già sopra!jajajajaja
je t'aime
mir
 
juassssssssssssssssss
heterosexual seria!

Lo
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO