domingo, 17 de junio de 2007

 

paris je t'aime!

tengo ganas de vacaciones...ganas de partir, cambiar aire y ver lo que pasa por el mundo...
ganas de estar ancora una vez en francia, ganas de hacer la vie bohèmienne que echo tanto de menos..
si todo se pasa bien,

.......ms pas encore achété billet!!prix alleé-rétour:105 euros...s'il y aura encore de place démain..
sinon TRAIN!70 euro A/R...s'il y aura encore de places bon prix...

je veux partir...meme précaire, meme ainsi, sans données cértaines...
je suis scout, j'ai une attitude clocharde, je n'ai pas trop peur...

je pense à lucia, qui a décidé d'aller en espagne et elle l'a fait..
je pense à adri, le meme..
à mirta et son stage, a lore et son prochain voyage en pays anglophone, (à paris14juilletttttt!!!)
à luz et sa nouelle vie à madrid..
à edu et sofia, et héctor, les trois en france à partir de septembre...

je commence à avoir des projets..
démain aux scouts, je dirais ce que je pense:
-je veux me diplomer et continuer mon travail
-je veux voir ce que va se passer la prochaine année, si parler sert vraiment à changer ce qui ne marche pas...je veux comprendere si c'est moi qui n'a rien compris, en croyant dans la nécéssité de l'enthousiasme et de la joie dans mon etre scout...
parce que si c'est pas comme ça, si scoutisme c'est pas joie...je m'en vais, sans problemes, sans une larme
-je veux me diplomer, je disais: terminer mes examens, et aller ou à perugia pour un master qui prepare à enseiger italien à l'étranger...
sinon, tout de suite à faire un master à l'étranger!!

ma soeur dit toujours qui ne croit pas que mon monde soit ici...ma mere dit qu'elle ne s'imagine pas mon futur...

moi, je vais partir, pour le moment!!!

je veux connaitre le fantome, j'ai peur aussi ms je VEUX le faire
je veux commencer à réaliser mes rèves...
je veux en avoir tjours, des rèves...et vous voir, pour me rendre compte que je ne suis pas un poisson hor de l'eau...JE VOUS AIMEEE!

PS. VOILà la couleur de mes lunettes... et celle de mon vélo (presque!)
http://www.youtube.com/watch?v=bcXwqc1ym10

Comments:
Oh mon dieu! mery, change le jour de le dentiste s'il te plaît!


Lorena
 
Mery
La France
Me Manque
Tu Ne Sais PAS
Comment...
 
mery!mi mankiiiiiiii
 
huuuuuuuuuu moins de jours pour LE JOUR!!!

maintenant je veux la France comme un poisson de l'eau, comme une fleur du soleil, comme un parachutiste un parachute... j'en ai besoin!!!

bisouisitititititsotostosss
biz
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO