domingo, 27 de mayo de 2007

 

sunday rain..

http://www.youtube.com/watch?v=dwIQ4WiGoPQ
ieri con sara in macchina c'eran pure vinicio, edith, yann..e questa splendida elisa..
a volte non si fa caso alle parole del testo quando la musica vibra nelle tue corde , ma certe canzoni sono poesia..e senti parlare di te...
lore j'ai pensé à toi pour le vidéo précédent, pas pour dracula..;) une princesse 'métropolitaine', qui rencontre le prince charmant au marché, avec qui c'est possible de faire choses droles et bizarres..bof voilà sans trop de raisons!
il pleut maintenant, j'ai mangé vraiment beaucoup de glace, j'ai sommeil, et un examenn mardi à 8h..
mirta m'a appéllée ms le dimanche chez moi, c'est impossible de parler au téléphone!:(trop de bordel!!!
pour mon voyage, rien de sur, ms j'aimerais bien faire un peu de vacances en septembre!
http://www.youtube.com/watch?v=t--u1G2kPg0
et voilà un peu de musique française!j'ai ds la tete cette chanson dépuis une sémaine!

http://www.youtube.com/watch?v=rqbcV39Sq1oet voilà le dernier...parce que c'est dimanche...et parce que j'ai vu un mec qui est pétit ms qui va grandir bien,...comme lui!
bonne vision, bonne dimanche, gros bisoux!

ps: hommage à kusturica...
http://www.youtube.com/watch?v=Qg44qKSbsdQ&NR=1
http://www.youtube.com/watch?v=m4BWbsLToF4

Comments:
Je veux un lit qui vole!!
magnifique!

ha ha j'adore ça "princesse metropolitaine" mais malheureusement j'en suis très loin. Plus encore du prince charmant de la grand ville. Hei! c'est beau pour inventer une histoire!

Bisous
Lore.
 
mari
bon chance pour l'examen d'aujourd'hui!désolé si je ne suis pas venu pour te saluer mais ...crois moi, j'ai eu vriement peu de temps. J'ai salué des amis et vu le dernier film au nosadella qui est fermé maintenant. et fait un petit tour en liguria puis a MEnton en Cote d'Azur..J'ai su de ton stress. tieni duro piccola tvb je parts dans 3 jours.-.. j'ai un peu peur!)adrina
 
ciao lorenaaaaaaa!!!! adriana
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO