jueves, 31 de mayo de 2007

 

quotidianità

è quasi un mese che sono di corsa...
ma a forza di correre e di veder finire le giornate, quasi senza accorgermene, eccola, inaspettata: la quotidianità, un mio ritmo, che per quanto frenetico possa essere assomiglia a qualcosa di ripetititvo...un mio spazio con delle persone attorno che lo rendono 'casa'...
sono nella mia fase orsesca, e ho sensi di colpa continui con lo studio, ma ogni mattina la sveglia suona proprio per guadagnare un'oretta e mezza per studiare, per salutare le stesse persone, per cui ti vien voglia di fare un sorriso, e riceverne un altro in cambio diventa quotidianità...
ritrovare le stesse facce assonnate che condividono il tuo stesso sforzo di volontà, sapere che non si è poi così soli nemmeno nella propria orsaggine...
grazie bonzy, di cuore...con te mi è tornata la voglia di studiare,e il coraggio di farlo, sapendo che in due esce pure un sorriso e un caffè al momento giusto..merci marie...
grazie pure alla famiglia dell'archi...e a quella del lavoro, che sento forte mia...
grazie alla famiglia che trovo a casa, con annessa tavola imbandita delle cose che più mipiacciono, come per magia...e ci si sente coccolati, stanchi ma felici di esser voluti così bene..
grazie sara,e...marta quanto sento la tua mancanza!
cena, spesso scout pre-durante-post, poi per fortuna quasi sempre trovo il mio conforto su msn, che mi fa ridere e sognare e cantare canzoni e così vado a letto serena...anche se a notte inoltrata, ma felice...
e si riinizia, senza respiro, ma col sorriso quando ogni piccola gioia quotidiana trova conferma nel giorno successivo..
sarò abitudinaria, ma mi sento così persa (un poco en la parra!) che è bello avere punti costanti, e nella loro piccolezza rassicuranti..

e sono in fase di coccole, un po' emotiva, sarà l'occhio a panda, sarà il tempo variabile..

un abbraccio forte, a ciascuno
everyday
http://www.youtube.com/watch?v=aMBgSfQI49E

ps: oggi una ragazza rom che abitava qui vicino alla chiesa e che giocava spesso con i nostri bimbi scout mi si è avvicinata con un gran sorriso, 'ti ricordi di me?'...che dolce...e ti rendi conto che allora forse un pochino qualche buon segno in giro lo lasci davvero...e un'altra bimbetta rom davvero bella mi guarda con due occhioni grandi e mi fa: 'ma sei bellissima!' e vi assicuro che non avevo nulla da rubare...mi sono sciolta!e anche oggi vado a nanna col sorriso!;)

Comments:
che dolcino il video.... troppo bellino... e sì, proprio come dicevamo l'altro giorno... basta veramente pochissimo per fare bene alle persone, che sia un sorriso, o un abbraccio inaspettato... come ti cambia la giornata! buona giornata a te,e a tutta la famiglia acquisita! un forte abbraccio...
 
http://www.youtube.com/watch?v=PpzkHhgcZG4&mode=related&search=

this is somthing special for you

Lore.
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO