viernes, 25 de mayo de 2007

 

dia en falda..

http://www.youtube.com/watch?v=65N_1eSkKWg&mode=related&search=
hoy falda...sera porque lore ha echo el exposé sopre la feminidad...no sé!
lo, este video me hace piensar en ti, no sé porqué..
mirta: tengo buscar novio y quitarlo pronto per venire da te a madrid...perchè no con un raggio di sole!;)
aqui, un caldo impresionante...marie, la fille française de tours à bologne a dir qui cherche colocs italiens pour l'année prochaine...que beau de rever!!
je n'ai aucune idée d'où sera ma vie...
ma amie avec les cheveux roux je l'ai vue aujourd'hui dépuis beaucoup de temps...son copain l'a quitté (hihi les hommes!) et elle ne vit plus avec ses parents...
que raro...les vies changent et je risque de ne pas m'en apercevoir..et les mosquitos me piquent maintenant, puff!
se qualcuno si sposa mi avverte ok??
un grosso abraccio
mery
ps. l'esame è vicino...ma non me ne accorgo!
ps2.reglas...abajo las reglas femininas que hacen sucio!

Comments:
che bellino il video... veramente dolcissimo! ma dove li trovi!!!!
 
abajo las reglas femeninas que hacen sucio??
che cosa dice mery??
Quand j'ai vu le video je l'ai fait avant de lire ton blog et je m'ai rappellé "Dracula" de Scorsese je crois, mais tu dis qu'il te rappelle à moi?? ça ne sera pas parce que je suis allée à Londres c'est été ou peut-être parce que tu as vu le video de Dracula...
et quand est-ce que tu viennes?
je ne connais pas cette sorte de détails.
Bisous.

Lorena
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO