domingo, 4 de marzo de 2007

 

partiti!


hoy mis dos animadores de cada dia,mi copla comica en casa ha empezado su viaje, ahora estan volando en el cielo entre lisbona y l'Africa...

van a llegar dentro de algunos dias en casa de mi hermana 'africana', y yo en este rincon del mundo miro a la ventana este cielo tan limpio y esta luna roja, un poco comunista...

estoy cansadissima, me siento como cuando la escuela està vacia despues del viernes...


no estoy triste pero tampoco quiero hacer fiesta hoy...he sido a la ultima noche del clan en semana comunitaria....un poco de nostalgia es natural...y como siempre donde està la mery por las fiestas?en cocina, antes a ayudar y despues a lavar...ninguno me lo pide, pero es mas fuerte que mì!

creo que es una sorta de reacciòn a situaciones de embarazo pero no sé...

sé solo que magnana queria pasar todo mi dia con adri, pero hay que preparar las bromas por el casso..puff no quero laurearme!o quiero desaparecir!ninguna fiesta ninguna!no quiero organizar nadaaa!!quiero pasar una soirée de esas a la loire con alguien que toca el accordeon o el violino, o la chitarra o los tambores, y cantar y hablar sobre nada y jongler y reir y beber y dansar en alegria hasta que el sol se levante..o no, simpemente volver a casa hacerse pasta o algo a comer enplena noche y mirar la tele o cuentarse historias y levantarse tempranissimo para mirar la formula uno...

que nostalgia!

no estaba tan nostalgica, no creia de serlo...

mirta te echo de menos!!!!!!!que rara nuestra comunicacion de estos dias!!I miss you!!

ma couleur café era la canzone dell'ailleurs..;)

adriiiiii ci vediamo domaniiiiii!


Comments:
Mery!! je suis ici!! et bcp de bisous à Adri, et a Lucia aussi, mes chères, vous me manquez tellement...
J'ai fait quelques examens, les résultats sont très bons.
Bisous!
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO