martes, 27 de marzo de 2007

 

ogni promessa è debito!!auguroni dolce bonzy!


non sei una piccola stella senza cielo.

non sei una lumaca senza guscio, nè una rosa senza spine.

un concentrato di vitalità e dolcezza, fragilità e carattere,

determinazione e ironia....condite il tutto con pepe e sorriso

et voilà ecco a voi la bonzy, definirla è un reato!

una persona speciale, di quelle che ti illuminano la giornata e ti portano sorriso e fiducia...

con una parola buona e un consiglio rincuorante sempre pronto...

è bello sdrammatizzare i problemi con te e riderci quasi pure su alla fine!

è bello vedere con quanta determinazione sei riuscita a riprendere gli studi, e andare avanti per la tua strada..è bello averti vicino, kalibonzy!!!

e non come sorella di... o amica di... ... semplicemente per te, per come sei.

perchè è davvero impossibile non volerti bene!


ringrazio questo giorno che ti ha visto nascere, e ringrazio te per essere parte della mia strada...

ti voglio bene forte!!


tua Loli

Comments:
..piccola sei troppo cara..mi aspettavo qualcosa per me, ma decisamente non questo.. è un regalo bellissimo.. ti voglio molto bene anch'io.. evviva la spontaneità!!1.. sempre e comunque..
 
Publicar un comentario



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?

AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO