viernes, 30 de marzo de 2007

 
oggi son arrivata a casa alle 00.35, affamata come pochi..e. mi son fatta 2 megapiatti d'insalata!!1e che è ,i biscotti non valgono una cena!!!
stasera lupi poi chiacchierata con un genitore che ha inserito figli negli scout da una settimana poi staff....buono!produttivi ...ma io ero terribilmente affamata...son tornata a casa con la pioggia, mi sento la nuvoletta di fantozzi addosso quando sono in bici..:)
ho chiamato mirta nel pome, che bello!!
il casso ha detto che è andato a mangiare dal kebabegno, pero' lui non c'era, c'era suo babbo..
secondo me è curioso!!
oggi abbiam condiviso con luay il pranzo, poi mi ha offerto uno stappo ma ero in bici..
e m'ha detto: ci vediamo domani...ormai lo sa anche lui!;)
ho un po' paura di come cambierà la mia vita e i miei ritmi a partire dalla prossima settimana...
vorrei uscire con lui domenica sera, sempre che sia libeo...per festeggiare ilsuo primo giorno ufficiale di libertà dalla ex e il mio ultimo...magari non può, ma chiedere non fa male a nessuno,no?
l'aceto dell'insalata mi gorgoglia nello stomaco...ho appena guardato foto erasmus perchè il fantasma me ne aveva chieste..che strano!mi piaccio come sono ora!la sofi m'ha detto che son raggiante, che mi vede proprio bene...allora le ho raccontato il perchè...non vedo l'ora che sia domani!!
intanto ecco a voi due perle...
la canzone è il mio ideale di vecchiaia!!!un bacio grosso a tutti
dade vi voglio bene forte!
http://www.youtube.com/watch?v=PDxMQaMqsig

http://www.youtube.com/watch?v=u4tyY0odT_g
buona visione!!

Comments:
..ciao Lolita..vai ben a leggerti cosa ha scritto oggi la Sara sul suo blog..a buon intenditore.....
 
che belli i video... in particolare quello dei nonni che giocano... ma anche i cospiratori non sono niente male! sembra di ritornare alla mattina in autobus sul 35 per andare alle medie!
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO