viernes, 2 de marzo de 2007

 

-2....

he vuelto a casa esta noche au lieu de salir con mis amigos escouts.
un poco porque quisiera hablar con le franzès par msn, un poco para pasar estos dias con mis padres...
hoy han absurbido mi tenciòn, que està siempre bastante alta, y siento un monton esta presencia, que echaré de menos...no queria decirlo, pero es verdad!...mi madre me dice que no està normal todo eso!jamas pasado que vuelvo antes para pasar mi tiempo con ellos!
esta noche mi padre se ha divertido en escribir sur msn con mi hermana, y ha escrito sin ayuda el post en su blog...
orgullo de hija!
nada de nuevo para mi...hay news from mirta, el topo ha ganado, y estoy fiera de este chico, tiene un pasado escout..
el fantasma ha devenido fantasma de verdad, parece casi un hombre insensible como todos los otros, sigh!
ayer por la noche salì con adri, muyyy buen!!y cuando su amigo me ha pedido: como quieres tu principe azul?he respondido: POETA. el me ha dicho que no hay mas hombres asì!pero creo ancore en los cuentos...

en mis suegnos un chico que me gustaba me decia que tengo las manos sucias, y yo: no son sucias!trabajo...
mierda si mi vida en el amor depende del estado de mis manos....NEUTROGENAAA!!!!;)
o no?puede ser que no...ruvida sola y feliz...w mi lado feminino!

ps: michael me ha enviado un texto...que mono!;)

Comments:
mery!
finalmente ti lascio un comment dopo una settimana asente...scusami! mi sei proprio mancata! ma ho preso dei ritmi strani! sarà il Topo?
è bello sapere k parte delle cose k racconti qui, me le hai raccontato al tlf, il che significa k no siamo poi state cosí lontane in questi giorni!!
e poi t vedo la settimana prox!!!!

mirta
 
neutrogena arregla tu vida!
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO