sábado, 23 de diciembre de 2006

 

Cassandra


Cassandra è una figura della mitologia greca, era una delle molte figlie di Priamo re di Troia, e la sua caratteristica principale era che, nonostante le sue doti profetiche, era condannata a non essere mai creduta.
Immediatamente prima della presa di Troia, Cassandra avvertì i suoi compatrioti che l'enorme cavallo di legno lasciato dagli Achei sulla spiaggia era un artificio dei Greci per conquistare la città, ma invano, poiché Priamo la accusò di essere solo profeta di sventure. Durante quella notte, mentre ormai era in atto il saccheggio della città, Aiace di Locride la inseguì fin dentro il tempio di Atena dove la stuprò, suscitando l'ira degli dei e perfino dei compagni d'arme.Cassandra diviene schiava di Agamennone che se ne innamorò, l'amore fu però fatale ad entrambi.
Venne uccisa insieme ad Agamennone da Egisto e Clitemnestra al ritorno a Micene dopo la conquista di Troia. Clitemnestra la strangolò di persona.


Cassandra es un personaje de la literatura griega (omero, Iliade!) que tenia el poder de ver el futuro..predestinaciones. algo asì...pero por una maledicion recibida ninguno creia nunca a sus profecias...
Todos la creian el ave (¿on dit comme ça?) del malaugurio, creian que la malasuerte era causa suya...
No es su culpa si la guerra de troia imperversaba y ella era la unica a ver los signales...

Hay un maravilloso libro de Christa Wolff sobre esta chica que no tenia suerte (“Kassandra”).

En estos dias me sinto un poco como ella...creia de haber la resupesta a mis dudas, pero no...les bleus son causa de una chica, conocida en fin de noviembre...tenia razon sobre todo, sobre el periodo, y la chica...
Creo que es porque lo conozco bien y observo los signales...lo que hacian tambien los sacerdotes, los augures, kassandra por fin...
Donc, grande sodisfacion porque he descubierto mis poderes, porque tengo razon, y eso hace bien a mi autostima...
Pero mierda algunas veces me gustaria mas equivocarme...
Espero de no tener razon sobre mis ‘previsiones’ mas lejanas...

Ayer concierto de vinicio capossela...eccentrico raro bueeeeeno!muy teatral...souvenirs de viejos amores...con ross sara y bruno, que divertido!!!y en el medio del conciero...el ‘amicone’ me llama...mi vida es tan comica!!!tan absurda!!!

Esta manana el chico debia venir pero ha llegado tarde...y sara y yo hemos decidido de irnos...humor de hoy: enfadadissimaaaaaa!!!

Mirta te echo de menoooooosss!

Mery

Ps: manana 24/12?que raro!en estos dias de peli romanticas y amor os echo de menos, familia...me siento un poco sola sin vosotras....mi vida es siempre rara, pero menos divertida sin rueda de prensa collectiva!

Un beso grande

Comments:
Casandra de Troya! jajaja
é cosí que lo diciamo en spagnolo
 
Muy bueno este lugar, me gusta mucho, yo soy un escritor centroamericano y me gusta su cultura, sus costumbres y su idioma, hasta tengo una página en su idioma,
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO