jueves, 19 de octubre de 2006

 

novità..


il bimbo s'è girato...nascerà senza cesareo!
e...la mia capa a lavoro ha chiamato il responsabile delle assunzioni per far sì che il personale resti fisso così tutto l'anno....sembra che sia fissa!!!!!!!!!!!!!!!!!CHE BELLLLLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!
e lunedì si inizia a studiare...
giornata fiacca, domani speriamo meglio...
un bacio da quest'inverno che arriva

ps.no puedo explicarme esta cosa de los hombres...cuando no pienses en ellos, te buscan, crean illusiones, arriban a vencir la diffidencia, dejan que tu abra el corazon y que seas pronta a darle otra oportunitad...y voilà que parecen otra vez gilipollas como siempre!
no puedo tolerar eso...no me gusta para nada!
alguien decia: 'meglio soli che mal accompagnati'...de verdad!
pero que vaya a la mierda esta mania de crear dipendencia!
puff!!

marta spero che la tua serata sia andata alla grande....mi manchi tantooooo!!!sabes que tengo amigos pero sin ti es mucho menos divertido...:(.....un grosso abbraqccio pure da quesito per te!

mery
ps: si quereis ver algo raro, buscar 'parto' en google...

Comments:
Dalla seconda foto si capisce la superiorità delle donne rispetto gli uomini!! una donna che partorisce un uomo già grande...sí, sí, sembra sempre che siano appena nati!!

mi ha fatto troppo ridere il tuo commento, siamo in sintonia anche per le nuove tecnologie!! jeje anche con mamma de Franceschi!!
puf, quanto mi manchi!!!
 
foto desagradable!!


Lore
 
prefiero que metan la cabeza en lugar de sacarla jajajajaj
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO