jueves, 19 de octubre de 2006

 

mal royo

voy a durmir con unmal royo!!y no sé el porqué...
me he despertado 'presto' esta magnana para ir a ver mi doctora, pero il y avait la queue...jejejeeee!!
un monton de gente, he esperado hasta a laz 11h, porque a las 11h30 tenia que trabajar..
me divierto sempre mucho porque hay personas interesantes, sobre todos viejos, con quien hablar de cosas raras...y jovenes con quien reir de algunas cosas raras que los viejos dicen...hehe!
una segnora ha mirado mi cara de gato vagabundo y me ha dado su 'turno'...inutil, porque no podia esperar mas...
trabajado bien, los 'bidelli' se acuerdan ya de mi nombre...uhhhh que monos!y los ninos sont si mimi!!
vuelvo a casa, llega casso que ha pasado su examen con 30, joder!!!y vamos de compra con mi hermana por chaussures, y después por la carrozzina para el nino de mi amiga scout (que va salir del vientre materno el 20/10...!). allà hay un chico muy simpatico y gay que nos ayuda, y cree que la carrozzina sea por mi nino..cree que yo y el casso somos los padres...pero que miedo, joder!
me voy a gymnastica, bien, vuelvo, como, salgo para ir al cumple de phil, descubro que he perdido mi maglione querido, me voy triste y sola en bus, chicos erasmus salen con botellones de vino y pienso en vosotros, no sé nada del porugues, el casso no vine al final porque estaba cansado y vuelvo un poco deprimida y sola a casa...el padovano casi no me considera,estaba mejor si no me contestaba para nada, y...
me llama hector con skype......que buenooooooooooooooooooooooooooooooooo!!
y puedo vero cuando me habla, porque tiene camera....
tio, cuanto te echo de menos!!!guapoooo!!tu pelo està tan largo que el mio, pero bueeenooooooo!!!
esta noche vuelve a un final mejor de lo que creia, gracias providencia...
y gracias hector!
un besazo a todos
y especial a este loco colombian que quiero un monton!

Comments:
"cara de gato vagabundo" siamo sempre lí, con le metafore degli animali!! jaja ti ha detto Adri che le avevo inviato un sms per fare gli auguri a Philippe??? lo ha ricevuto??

Come ti ho detto, mentre mettevo a posto (che alla fine è tutto più incasinato) ho trovato un orologio...questo pomeriggio lo porterò per farmi mettere le pile, vedremo qte avventure viviremo ancora gli oroligi e me!!

Mi manchi!! Ieri ho pensato anche a Edu perché c'era la partita Olympiakos- Roma e ho pensato che sicuramente, senza sapere l'uno dell'altro, eravamo a guardarla allo stesso tempo...

stasera ristorante spagnolo, speriamo bene!! ho anche voglia, ma piove cosí tanto...
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO