sábado, 16 de septiembre de 2006

 

telenovela

he pasado unos putos dias de depreson collerica..no tenia ganas de hacer nada, pasabo el dia durmiendo llorando y esperando un monton aux bureaux burocratiques de la fac.
résultat: ceroooo!!!nada de nada!!nada trabajo, nada respuensas filosoficas o qué al senso de mi vida...
el mec guapo de l'otro dia de la fiesta me llama, y me invita por un diner...uau!!
tenia una tension....pufffff!!
he comido très bien, ha hablado todo el tiempo de su novia, estoy segura que el està enamorado de ella,bien pour lui-!!!!
vamos dans le centre ville, c'est moi qui dit où garer....cuatro chupitos muy muy buenos y vamos al coche para volver a casa, el llama la novia y yo voy marchando de prisa para no entenderlo decir palabras de amor a su novia cuando està a lado de mi...
el vine, me dice que es inutil que me enfade porque lo sé que la situacion està asì...
llegamos al parking...pero el coche no està allà!!!!!!
me cago el el puto parking gratuito!!!
elllama la policia, pero no sabe la targa, y llama su pardes -que durmian, eran las dos y medio!!!-, porque el coche es de su madre. habeba todos los papeles y los documientos en el coche, le portefeuille y todo!!!yo voy à l'arret du bus, pero el bus no pasa, porque es ya tarde, y no sé que hacer, el continua a hablar al telefono, yo marcho....entento de hacer pena alos autistas que pasan, me pongo en el medio de la calle llevantando un poquito la falda a ver si...no sé!
veo los hombres que nettoyent la rue con el coche pequenito, y pido pasaje a ellos, pero no pueden!!!!!conclusion: marchando marchando, llegamos hasta a medio camino de chez moi,y el taxi arriba.
no he gastado nada de dinero, ha pagado todo el, me siento culpable...
y mi vida parece cada dia mas irreal y absurda y telenovelaaaaa!!!!!
no se si reir o llorar, pero soy tan comica que prefiero reir!!!
besitos a todos

Comments:
Pero bueno!
Está contigo y habla con su novia, o ex-novia?
écoute-moi, s'il ne change pas, change de mec!
 
jajaja

tu continua cosí...jaja, mi fa troppo ridere come lo racconti, mi fa l'impressione di avere qlc anch'io...
tvb!!!
 
Mery, ce mec est un gilipollas. Ne perds pas le temps avec lui. De plus, il appelle ses parents quand il a des problèmes:¡Un niñato! Tu mérites quelque chose de mieux: quelqu'un célibataire, mais avec un vélo... Ti voglio! Edu
 
oh, dolce Edu...chissá che fa in questo momento??mmmmhhh...et toi??? fatti sentire sono curiosa voglio troppo sapere!!!!
mi manchi
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO