miércoles, 23 de agosto de 2006

 

echo de menos...

gracias lo tambien para los links...te adooorooo!!smuack!!
bienvenida -bien vuelta es mejor!- mirta..vamos a ver el gazpacho!

y para todos...voilà ma production poétique!
un beso grosso a todos
mery
ps: pour la photo...pas de surprise, c'est moi, non?

Echo de menos

Echo de menos
Una sonrisa clara
Y tambien un poco tonta
Sobre el mundo la vida y el amor y no se qué

Echo de menos
Marilyna y el vino basura y cerveza economica
Y el piti del dia de la tarde de la noche del café
Y el colchon que devine cama
Cada noche por el menage à trois

Echo de menos
Las canciones para llorar para bailar o cantar
Para no olvidar
Y el libro cuentado
Porque somos ninas, que crees??
Echo de menos
Cada vez que he currido chez toi
Cada comida juntas cada chiste cada broma
Cada gaspacho y cocacola
Los cotilleos a la ventana
Y F1 el fin de semana

El partido de futbòl
Aujourd’hui en autobus
Les allumettes à la toilette
Los quesitos y les hommes betes

Echo de menos
Cada discussion encendida,
Las borracheras y las risas
Los cumples nerviosos y les adieu nostalgicos
Con los revolucionarios y les clochard
Au pont wilson jusqu’à tard le soir

Echo de menos
Puff fic caf
Cuefee ru bu fac
La politesse française
Qui te rendent mal à l’aise

Eco de menos
Adrian y su café
Los guapos y las guapas en quantité
Comida por treinta y tres
Y no sentarse sur el cesped

Los parseos el domingo por la tarde en el barrio portugues
Y la lucha entre marido amante y mujer
Las fiestas a sorpresa y las cartas
Toujour ou presque chez marta
Atac auchan champion
8à8 maché plus superette tout est bon !


echo de menos vosotros,voilà
en otra manera no puedo explicar
todo pasa, la familia ‘rimane’
simple y buena como el pan(e)

vosotros sois mi fuerza, mi curage
para commencar cada nuevo viaje

estoy pronta amigos
porqué sé que vosotros estés conmigo!!

Os quiero un monton !!
mery

Comments:
Meryyyyyyyyyyyyyyyyyy

Non sai qto mi è piaciuta la tua poesia...brava!!non mi sono messa a piangere perché ho gía pianto abbastanza per oggi...
tutti negozi chiusi...vedo come faccio!!!tvtttttb!!!!
 
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AlLeVi

L'abbandono

Basta ricordare che siamo fatti di acqua calda, che siamo soffici, liquidi ed elastici. L’abbandono è uno stato difficile a cui non siamo più abituati, perché siamo ossessionati dal controllo a tutti costi dei particolari. L’abbandono invece è partecipazione alla pienezza, una forma di consapevolezza. Come dire: è così chiassosa la storia, nell’infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore. Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia, dita e talento non nostri, di essere in possesso di un’identità che ci è data, così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative: nulla ci appartiene. Allora ecco risvegliarsi in noi l’infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria. L’abbandono è una costante primavera, dove tutto continuamente nasce. Inizia dal respiro profondo, lento e sentito come la cosa momentaneamente più importante, come un movimento ampio e complesso, non più involontario, cui segue la perdita dell’espressione facciale, o meglio l’importanza che essa riveste per noi, e questo è davvero difficile: smettere di sentirci immagine esposta al giudizio degli altri, per tornare al valore della nostra unicità. ….
E’ vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo … il prodigio di lasciar vivere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
"...Gli uomini sono soggetti alla Legge delle Tre Lancette. Coloro a cui manca la lancetta dei secondi non sanno mai godere un singolo attimo: essi pensano esclusivamente a ciò che è stato prima e a ciò che verrà dopo, non accorgendosi delle piccole gioie che li circondano. Ad alcuni manca invece la lancetta dei minuti: sono coloro che corrono all'impazzata, gareggiando contro gli attimi; gli stessi che poi di colpo si fermano, delusi di non aver trovato nulla, e lasciano che le ore scorrano una più inutile dell'altra. Ad un terzo gruppo manca invece la lancetta delle ore: essi vivono, si agitano, pianificando appuntamenti e progetti, non sapendo se è notte o giorno, mattina o sera, se sono felici o disperati;guardando la loro vita vedono solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili. L'uomo giusto ha tutte le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi..." Stefano Benni, ELIANTO